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DEF, il nonsense del Governo sul taglio dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo
Stando al testo del documento gli APS passano dallo 0,30 all0 0,24% del Reddito Nazionale Lordo. Ma «il Governo conferma l’esigenza di un riallineamento dell’Italia agli standard internazionali in materia di APS, proseguendo il percorso di avvicinamento all’obiettivo dello 0,7 per cento»
di Nino Sergi
Quando le parole perdono senso: sarebbe il giusto titolo di questa parte del DEF 2019. Tenuto conto del calo nel 2018 dei fondi destinati all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (dallo 0,30 all0 0,24% del reddito nazionale lordo), il Governo conferma l’esigenza di un riallineamento dell’Italia agli standard internazionali, proseguendo il percorso di avvicinamento all’obiettivo dello 0,7% del RNL.
Coerente, vero? Ecco il testo nel DEF: «Sulla base di stime preliminari, nel 2018 l’APS italiano dovrebbe essersi attestato su 4,24 miliardi, pari allo 0,24 per cento del Reddito Nazionale Lordo (RNL), in calo rispetto ai 5,2 miliardi registrati nel 2017. Tale flessione è attribuibile in larga misura al sensibile decremento delle spese destinate all’accoglienza temporanea in Italia dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Tenuto conto di tali dati, ancora provvisori, il Governo conferma l’esigenza di un riallineamento dell’Italia agli standard internazionali in materia di APS, proseguendo il percorso di avvicinamento all’obiettivo dello 0,7 per cento del RNL fissato nel 2015 dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Al riguardo, si ribadisce l’esigenza di assicurare, con una prospettiva pluriennale, graduali incrementi degli stanziamenti assegnati alle amministrazioni dello Stato per interventi di cooperazione allo sviluppo, in linea con quanto previsto dall’art. 30 della Legge n. 125 del 2014, con particolare riferimento alle risorse assegnate al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) per attività di cooperazione allo sviluppo. Al contempo, si riafferma la necessità di promuovere un maggiore coordinamento delle politiche pubbliche nel settore della cooperazione internazionale, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la coerenza dell’azione dell’Italia in tema di APS valorizzando, in particolare, gli strumenti previsti dalla Legge n. 125/2014».
*Nino Sergi è presidente emerito di INTERSOS
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