Cultura
Dedicato a chi si riposa viaggiando
Viaggi strani, alternativi ma non solo. Raccontati da chi li ha fatti. Un modo per affascinare chi legge. E per far conoscere angoli di terra che nessuno racconta. Da Feltrinelli
Io e Claudio. Attraverso gli Stati Uniti con il mio gatto
di Clare De Vries
Feltrinelli Traveller
Lire 25.000
«Sono una stanziale, non una nomade. Sono una che si riposa veramente a casa sua. Non amo viaggiare, ma quando lo faccio è proprio per viaggiare. Ho vissuto per troppo tempo alle Canarie, un Paese distrutto, nell’ambiente e nella società, dal turismo. I miei viaggi? Molti anni fa, il Madagascar a piedi e l’Olanda in bicicletta. Scoprendo il Paese, incontrando le persone, riappropriandomi del tempo».
Così si presenta Valeria Raimondi, editor per la Feltrinelli della collana Traveller. A lei è stato affidato il restyling, meglio la rifondazione della collana che accusava i suoi dieci anni di vita. Obiettivo dichiarato: creare una letteratura del viaggio. Per quali lettori? Giovani, dai 22 ai 50 anni al massimo, curiosi, di cultura medio alta e, soprattutto, che non viaggiano con i tour operator di massa. Persone che cercano la suggestione, l’emozione, la conoscenza della realtà, anche stando sprofondati nella poltrona di casa. O che non preparano un viaggio consultando soltanto carte stradali e orari di aerei.
«Un grande contenitore di viaggi, ma soprattutto una collana di narrativa», puntualizza Valeria Raimondi. «Perché si viaggia anche nella cultura, nella società, nella storia, nel mercato, nella letteratura, nell’antropologia… Il viaggio apre l’orizzonte. Ecco allora Il mondo a piedi, di David Breton, che analizza il significato antropologico, letterario, storico del camminare». E ancora «una ricerca dello scrivere bene, invertendo la tendenza finora predominante di privilegiare il resoconto del viaggio alla qualità della scrittura». Tra i titoli, molte traduzioni dal mondo anglosassone, vero protagonista della letteratura di viaggio (Io e Claudio, di Clare De Vries e Mr Fridge, il viaggio in autostop con un frigo di Tony Hawks), ma anche spazio alle voci femminili e agli autori del “laboratorio” italiano (Giovanni Porzio con Cuore nero e Gabriele Romagnoli con Louisiana Blues).
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