Non profit
Decretone. M5S: «Per le lobby dell’azzardo è finita la pacchia»
Per anni hanno pagato poco o niente, raccogliendo profitti miliardari. Ora che è in vista un innalzamento delle tasse i lobbysti del gioco d'azzardo piangono miseria. Eppure i loro fatturati sono in crescita
di Redazione
“Per anni il settore azzardo ha pagato pochissime tasse ed ha avuto condoni garantiti dai governi Pd-Forza Italia. Ce li ricordiamo bene quelli sulle slot machine del Governo Letta. E’ ora che paghino più tasse. L’azzardo come spiegano tutti gli esperti indipendenti è un moltiplicatore economico negativo ed è ora che il volume complessivo ritorni a livello fisiologici prima che si mangi tutta l’economia reale oltre ad aver rovinato tantissime persone” lo dichiara Francesco Silvestri, vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle rispondendo alle posizioni di "Sistema Gioco Italia", aderente a Confindustria, e "Acadi", altro cartello che comprende concessionari dell'azzardo, che hanno dichiarato oggi a mezzo stampa che l'innalzamento delle tasse "è insostenibile".
Chissà che cosa ne pensano i cittadini italiani che ancora si chiedono come sia possibile che un settore tanto ricco (107 miliardi il volume di affari dell'azzardo legale in Italia nel 2018!) sia sempre pronto a piangere miseria.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.