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Decreto Urbani: passa al Senato
Torna al Senato il Decreto legislativo Urbani sul rifinanziamento del cinema e contro la pirateria audiovisiva e telematica. Accolto un emendamento del verde Bulgarelli e del diessino Folena
di Redazione
Il decreto alla fine è passato alla Camera anche se dovrà ora tornare al senato. Governo però battuto alla Camera sulla norma più controversa, quella antipirateria contenuta nel “comma 7”. L’aula di Montecitorio, infatti, con 179 contro 172 ha approvato un emendamento del verde Mauro Bulgarelli e del diessino Pietro Folena che modifica l’articolo del provvedimento relativo al ruolo dei fornitori di accesso Internet.
Secondo il decreto, i fornitori di accesso avrebbero dovuto monitorare il traffico sulla rete e denunciare alla polizia chi scarica file protetti da copyright. Dopo il nuovo voto a sorpresa, che ha visto la maggioranza andare sotto, la seduta è stata sospesa.
L’Aula di Montecitorio ha approvato la conversione del decreto Urbani con 221 sì, 12 i no, e 175 gli astenuti. In particolare, si e’ astenuto tutto il centrosinistra tranne Rifondazione comunista e Verdi che hanno votato contro.
Rispetto alla versione originale uscita dal Consiglio dei ministri a marzo, nel nuovo testo sono comunque saltate le sanzioni per le copie private. In altre parole, grazie alla modifica dell?articolo 1, scaricare file audiovisivi da Internet per uso personale non sarà più vietato. Si tratta, evidentemente, di un grande risultato per il vasto movimento di opinione che in queste settimane ha accompagnato la nascita e la successiva approvazione del decreto legge. Con il comma 6-quater, intanto, si profila l?introduzione di una tassa sui masterizzatori e sul software di masterizzazione. A parere dei parlamentari, infatti, il 3% sul prezzo di listino (proprio come già avviene per videoregistratori e registratori audio), deve essere esteso ai masterizzatori.
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