Volontariato

Decreto taglia-spese, Iovene: “Dichiarazione di guerra al Terzo Settore”

"Occorre battersi affinché nel Consiglio dei Ministri di domani, che dovrà varare questa manovra ci sia un radicale ripensamento" dice il senatore diessino

di Benedetta Verrini

“Le indiscrezioni sui tagli contenuti nel decreto taglia spese sono una vera e propria dichiarazione di guerra al Terzo Settore, alla cooperazione allo sviluppo, ai più deboli in Italia e nel resto del mondo”. Lo dichiara, in un comunicato stampa, il senatore Nuccio Iovene (Ds). Il provvedimento comporta un taglio, come è noto, di 250 milioni di euro dal fondo della cooperazione allo sviluppo, dell’intera quota (100 milioni) del fondo globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria, della quota 2004 del Programma OMS di lotta alla polio (4,5 milioni). Tutto “per permettere al governo di presentarsi al vertice Ecofin del prossimo 5 luglio dimostrando che il Paese è nelle condizioni di tenere sotto controllo il rapporto deficit/pil, come prevede il trattato di Maastricht” prosegue il senatore, che in passato ha ricoperto l’incarico di Segretario Generale del Forum del Terzo Settore, “Sarà la fine della cooperazione italiana e di tutti gli impegni presi dal nostro Governo nelle sedi internazionali”. Decurtata, inoltre, una parte dello stanziamento per la ricostruzione in Iraq ed Afghanistan, dei fondi per l’emergenza umanitaria del Darfur, in Sudan, e di tutte le iniziative a favore dell’Africa sub sahariana. “Il governo, ed il suo super ministro dell’Economia Tremonti, giocano al gioco delle tre carte” prosegue Iovene, “da un lato ripetuti annunci clamorosi ed ad effetto, come per ultimo quello fatto da Tremonti al Congresso di Forza Italia sulla possibilità di destinare una quota dell’otto per mille ai progetti del terzo settore, e dall’altra tagli, tagli ed ancora tagli. Tagli alle politiche sociali ed al welfare, agli aiuti ai paesi in via di sviluppo e alla lotta all’AIDS ed ai progetti di cooperazione già approvati dal Ministero”. “Ancora una volta Tremonti, Berlusconi e questo governo danno ai ricchi e tolgono ai poveri e il Paese si trova a dover pagare i costi dell’incompetenza e dell’avventurismo con cui e’ governata l’economia nazionale. Il mondo del non profit, della cooperazione sociale ed internazionale e della solidarietà del nostro Paese ne è consapevole. Occorre battersi affinché nel Consiglio dei Ministri di domani, che dovrà varare questa manovra ci sia un radicale ripensamento, da parte nostra in Parlamento – conclude Iovene – ci impegneremo, d’intesa con tutto il mondo del volontariato, del terzo settore e della cooperazione allo sviluppo, affinché le minacce avanzate da Tremonti vengano scongiurate”.


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