Disabilità

Decreto “progetto di vita”: ecco le 9 province da cui parte la sperimentazione

La ministra Alessandra Locatelli annuncia le nove province in cui il 1° gennaio 2025 partirà la sperimentazione del nuovo sistema di accertamento dell’invalidità civile e della disabilità e della conseguente presa in carico attraverso il “Progetto di vita”

di Sara De Carli

Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste: sono queste le nove province in cui il 1° gennaio 2025 partirà la sperimentazione del nuovo sistema di accertamento dell’invalidità civile e della disabilità e della conseguente presa in carico attraverso il “Progetto di vita”. È il nuovo percorso previsto dal decreto legislativo n. 62 del 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale la scorsa settimana e in vigore dal prossimo 30 giugno.
«È il primo passo per un approccio innovativo nella presa in carico della persona con disabilità», sottolinea la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. «A breve inizierà anche la fase di formazione per tutti gli enti coinvolti e, nel corso della sperimentazione, monitoreremo in modo costante tutto il percorso. Nel 2025 avvieremo anche una formazione più estesa e capillare che si rivolgerà ad Enti pubblici ma anche agli Enti del Terzo Settore».


«L’anima di questa norma risiede nel superamento della logica delle prestazioni, oggi estremamente frammentate tra sanità e sociale, e nella garanzia che ogni persona con disabilità possa essere protagonista della propria vita attraverso il progetto di vita personalizzato e partecipato, a partire dai propri desideri e rispondendo ai suoi bisogni, proprio come previsto dalla Convenzione Onu», conclude la ministra.

Foto di Photoshot/Sintesi

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.