Economia
Decreto cooperative, la critica del Forum
Nel documento che segue la condanna per la recente norma sul diritti societario
Il Forum Permanente del Terzo Settore si associa alla forte denuncia delle centrali cooperative sulla norma approvata nelle Commissioni riunite Finanze e Giustizia della Camera sul Diritto Societario, in relazione all’art. 5, sulle cooperative.
Due sono i punti che il Forum Permanente del Terzo Settore ritiene inaccettabili: la divisione artificiosa – e peraltro incomprensibile – tra una “cooperazione protetta” e una conseguente quanto fantomatica “cooperazione non protetta” (Comma 1.b). A questo scopo pare opportuno ricordare che la Costituzione già protegge (art. 45) tutta la cooperazione. Una divisione artificiosa non può che ottenere il risultato di relegare in spazi marginali tutta la cooperazione, compresa quella che si è espressa sul piano sociale, e nel tempo comprometterne la stessa sopravvivenza.
Ancor più grave quanto indicato dal comma 2. punto g. “introdurre disposizioni dirette a semplificare ed agevolare la trasformazione delle società cooperative in società lucrative”. Questo comporta un totale rovesciamento dell’atteggiamento che il nostro Stato, già con la stessa Costituzione, si è impegnato a sviluppare nei confronti della cooperazione.
Favorire la trasformazione in spa, agevolando il passaggio da impresa a scopo mutualistico a impresa lucrativa, significa voler colpire un fenomeno che ha avuto la capacità di espandersi e – al tempo stesso – operare per distruggere un tessuto d’impresa a base democratica che rappresenta una grande ricchezza della struttura economica e civile del nostro Paese.
“Se questi sono i primi segnali di quanto il Governo intende proporre con la prossima finanziaria nei confronti del Terzo Settore – dichiarano i portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore Giampiero Rasimelli e Edoardo Patriarca – non possiamo che prenderne atto con estrema preoccupazione e dichiararci pronti ad avviare le necessarie contromisure”
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