Famiglia
Decollano le spese di guerra
Il governo impegnerà 16 miliardi per 131 caccia F35. La società civile dice no
Sono già oltre 13mila le firme raccolte dalla Rete italiana per il disarmo e dalla Campagna Sbilanciamoci! Per dire no all’acquisto di 131 nuovi cacciabombardieri F35. (PER FIRMARE CLICCA QUI)
Proprio oggi, nella giornata mondiale dei diritti dell’uomo, i due network invitano ad aderire all’iniziativa, che ha messo in luce il colossale spreco di denaro pubblico nell’acquisto di armi offensive, testate per trasportare anche ordigni nucleari, quando già il nostro paese partecipa al Programma Eurofighter. Quanto costerà l’acquisto degli F35?
Udite udite: 16 miliardi di euro. Una cifra colossale: la nuova Finanziaria, tanto per fare un esempio, è da 9 miliardi. “con una velocità inusuale e sconvolgente”, ha detto Massimo Paolicelli, della Rete Disarmo, “nell’aprile scorso il Senato e la Camera dei deputati hanno dato il via libera al governo per questo acquisto che impegnerà il nostro paese fino al 2026”.
”Secondo il Ministero della Difesa italiano -rilevano i promotori della campagna- nella struttura industriale si creeranno circa 600 posti di lavoro (nella fase di picco), più una spinta occupazionale nelle aziende locali e nazionali quantificata in circa 10.000 posti di lavoro. Una cifra esagerata, se si pensa che in Italia l’industria a produzione militare nel 2008 ha dato occupazione a 26.395 persone. E’ più realistica l’ipotesi delle parti sociali che parlano di 200 occupati più altri 800 nell’indotto. Se il nostro Paese investisse la stessa cifra destinata al JSF nel settore delle fonti rinnovabili, oltre a diminuire la dipendenza dal petrolio e aumentare la qualità della nostra vita, creerebbe dai 116.000 ai 203.000 posti di lavoro”. Rete Italiana per il Disarmo e Sbilanciamoci! chiedono quindi al governo di non procedere con la firma di un contratto che equivale ad un assegno in bianco.
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