Sostenibilità

DECIMO: Educare alla qualità

di Benedetta Verrini

Nel caso dell’edilizia il tema della qualità appare particolarmente complesso, in quanto coinvolge sia il livello della progettazione (qualità nella concezione degli spazi e dell’immagine edilizia e urbana), sia quello delle caratteristiche dei prodotti utilizzati.

Per qualità del prodotto edilizio si intende l’insieme delle prestazioni che l’oggetto edilizio sarà in grado di assicurare attraverso le sue caratteristiche, in risposta alle esigenze dell’utenza. L’innovazione connessa allo sviluppo della “green economy” sta già da tempo portando con sé un rapido ed incessante sviluppo delle pratiche costruttive e, di conseguenza, delle competenze tecnologiche e delle soluzioni impiantistiche più moderne negli edifici.

In questo senso molto possono fare enti ed istituti per la formazione delle maestranze, unitamente al mondo dell’università e della ricerca, attraverso una didattica più attenta alle reale condizioni del mercato e ai suoi possibili sviluppi nel breve-medio periodo.

Tale presupposto non può, tuttavia, essere scisso da un intervento più sistematico sul fronte dell’educazione alla qualità del prodotto edilizio. Già da tempo si assiste ad un fenomeno di polarizzazione del mercato immobiliare, che premia realizzazioni più competitive sul fronte dell’innovazione del prodotto: sia investitori qualificati, sia singoli cittadini alla ricerca di alloggio, guardano con maggiore attenzione ad aspetti come l’efficienza energetica, l’orientamento, le caratteristiche dei materiali costruttivi impiegati, la presenza di tecnologie domotiche e di controllo.

Ma tanto è ancora possibile fare. Prodotti di qualità costano di norma di più rispetto a realizzazioni tradizionali: è compito degli operatori, ma anche delle pubbliche amministrazioni e delle organizzazioni di categoria, individuare meccanismi per “comunicare l’innovazione”, delineandone benefici in termini di salubrità, risparmio economico, sicurezza ed efficienza gestionale.

Un’ipotesi è quella che il bene edilizio, proprio come qualsiasi altro bene di consumo (dal tostapane al televisore, fino all’automobile), sia corredato da un “libretto di istruzioni” contenente tutta la documentazione relativa all’immobile (documenti tecnici e certificativi: giuridici, edilizio-urbanistici, impiantistico-energetici, igienico-sanitari), e comprensivo anche di un calendario di manutenzione e di un insieme di suggerimenti per un corretto utilizzo, alla luce delle specifiche caratteristiche tecniche, affinché l’utente sia da un lato accompagnato all’uso dell’immobile, ma dall’altro ne diventi correttamente responsabile.

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