Cop28

Decarbonizzazione, da Dubai le mosse di Enel

L'utility italiana del settore elettrico ha partecipato alla Conferenza sui cambiamenti climatici rinnovando un impegno strategico per la costruzione di sistemi elettrici sempre più sostenibili. Pronti 180 milioni di euro di investimenti nel triennio 2024-2026

di Nicola Varcasia

Che ne sarà della decarbonizzazione e dei sistemi elettrici di oggi? In che modo si potranno sviluppare in futuro modelli ancora più sostenibili? Uno dei temi principali della Cop28 di Dubai, ventottesima Conferenza delle parti dell’Onu per i cambiamenti climatici è stato proprio questo aspetto – tanto specifico quanto determinante – della transizione ecologica. In questo contesto, un player di primaria importanza quale Enel ha partecipato ai lavori lanciando un messaggio di voler rafforzare ancora una volta il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico attraverso una serie di iniziative promosse in cooperazione con player pubblici e privati. 

Mix energetico

«Siamo presenti alla Cop28 con grande partecipazione e impegno. Il gruppo Enel è in prima fila per la decarbonizzazione dei sistemi elettrici, come evidenziato dalla sua nuova strategia, nella quale abbiamo confermato tutti gli obiettivi di decarbonizzazione, in particolare l’uscita dalla generazione a carbone per il 2027 e l’ambizione di raggiungere zero emissioni in tutti gli obiettivi (Scope, nel gergo dell’Agenda 2030) entro il 2040. Il focus principale sui sistemi elettrici della Cop28 si snoda lungo temi strategici anche per noi, quali la sostenibilità del mix di generazione, l’efficienza energetica e la riduzione della dipendenza dalle fonti fossili», ha dichiarato Gianni Vittorio Armani, head of Enel grids and innovability di Enel.

Clienti centrali

L’impegno di Enel la costruzione di un settore elettrico basato su una generazione interamente sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico: «Un sistema dove reti intelligenti e sistemi di stoccaggio aiutano a gestire con qualità e successo l’intermittenza dei flussi provenienti dalle fonti rinnovabili, e dove rafforziamo la centralità dei clienti grazie a servizi di elettrificazione avanzati in aggiunta alla fornitura di energia. Per questi motivi, riteniamo altamente strategici i progetti e le attività che ci vedono coinvolti nell’ambito della COP28», ha precisato Armani.

Iniziative e partnership

Nell’ambito della Cop28, spiega Enel in una nota, il Gruppo ha annunciato anche l’adesione all’iniziativa Green powered future mission – Gpfm: si tratta diuna cooperazione internazionale pubblico-privata partecipata dal governo italiano, attraverso il Ministero dell’ambiente, supportato da Ricerca sul sistema energetico – Rse. Inoltre, l’iniziativa si colloca nell’ambito di Mission innovation 2.0, progetto di cooperazione multilaterale globale lanciata in occasione della Cop21 a Parigi, il cui scopo primario è quello di accelerare i processi di innovazione delle tecnologie pulite.

Il sistema evolve

Lo scopo è dimostrare che, con orizzonte 2030, i sistemi elettrici possano efficacemente integrare le energie rinnovabili intermittenti, come eolico e solare, nel mix di generazione, mantenendo l’efficienza economica, la sicurezza e la resilienza del sistema. Le reti rivestono un ruolo primario che si snoda lungo i filoni dell’innovazione nelle energie pulite, della flessibilità dei sistemi e della digitalizzazione, attraverso progetti dimostrativi innovativi. A questo proposito, Enel grids and innovability, la business linedi Enel dedicata alle reti, all’innovazione e alla sostenibilità, ha contribuito alla definizione di priorità di innovazione e alla condivisione di best practice, anche attraverso progetti pilota in Italia, Spagna, Brasile e Colombia. Il Ministero dell’Ambiente ha allocato per gli obiettivi di Gpfm finanziamenti per circa 180 milioni di euro nel triennio 2024-2026, su un totale di 502 milioni di euro per promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie energetiche innovative a zero emissioni.

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