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Decalogo per telecuore

Le maratone della solidarietà e la raccolta di fondi avranno d’ora più trasparenza e criteri certi di controllo.

di Redazione

Finalmente sono arrivate le regole per Telecuore. Dopo più di un anno di battaglie, di cui anche ?Vita? si è resa attiva protagonista, la Rai ha varato una normativa per regolamentare le raccolte fondi in Tv. A viale Mazzini si sono infatti decisi a mettere mano alla complessa materia della regolamentazione per le trasmissioni televisive di beneficenza, le tante (forse troppe) ?maratone della solidarietà? che quasi ogni giorno, ma soprattutto nel periodo natalizio, fanno appello al buon cuore del telespettatore perché metta mano al portafoglio e doni i suoi soldi per questa o quella causa benefica. Un terreno finora rimasto senza regole certe e quindi senza criteri trasparenti di accesso. Il documento elaborato dalla Rai segue e applica un altro documento, messo a punto all?inizio di quest?anno dall?onorevole Mauro Paissan della Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai (vedi ?Vita? del 15 febbraio 1997), che aveva affrontato in termini generali il problema del pluralismo nel servizio radiotelevisivo pubblico. Tra l?altro, un punto di quel documento faceva esplicito riferimento alla necessità di colmare il vuoto normativo riguardante proprio le trasmissioni di raccolta fondi. Ora, dopo un anno di attesa, ecco il regolamento. «È un segnale di maturità da parte del servizio pubblico» dichiara Angiolino Lonardi del Segretariato Sociale della Rai, estensore materiale del testo. «Ma soprattutto un riconoscimento per i soggetti a cui è rivolto, ovvero le associazioni del Terzo Settore. È un?indicazione di marcia che spero sarà recepita anche da tutte altre emittenti, sia commerciali che locali, d?Italia». Il presidente della Commissione di Vigilanza Francesco Storace suggerisce regole ancora più severe per poter accedere alla beneficenza in Tv. Lei cosa ne dice? «Abbiamo scelto apositamente di non ingessare le procedure in modo da verificare sul campo se necessitano di qualche aggiustamento. Da gennaio, insomma, si vedrà». Il testo del regolamento Rai per la raccolta fondi Ecco dunque il testo integrale del documento appena varato dalla Rai che stabilisce le regole da rispettare in merito alle trasmissioni di raccolta fondi a partire dal 1° gennaio 1998: «In attuazione del documento di indirizzo sul pluralismo nel servizio pubblico radiotelevisivo, approvato dalla Commissione Parlamentare per l?indirizzo generale e la vigilanza sui servizi radiotelevisivi il 13 febbraio ultimo scorso, con particolare riferimento a quanto indicato al punto g) del predetto documento in materia di ?pluralismo associativo?? si dispone quanto segue per le trasmissioni nelle quali vengono organizzate pubbliche raccolte di fondi. 1 La Rai si riserva di valutare, sulla base anche della congruità alla propria linea editoriale dei temi proposti, le richieste ad essa avanzate e potrà avvalersi nella valutazione dei singoli temi della consulenza di noti esperti del settore. 2 L?aspetto editoriale di ogni iniziativa sarà curato esclusivamente dalla Rai. 3 Ogni iniziativa dovrà attenersi alla normativa vigente ed alle disposizioni aziendali in materia di comunicazione radiotelevisiva. 4 La Rai potrà accertare l?affidabilità e la serietà dell?Associazione proponente rivolgendosi, ove lo ritenga opportuno, alle più rappresentative organizzazioni del settore (Forum del Terzo settore, Summit della solidarietà ecc.). 5 Avranno titolo preferenziale i progetti presentati in particolare: – con il concorso di più associazioni, garantendo comunque il principio di rotazione; – dalle associazioni di secondo grado che abbiano rilevanza nazionale e/o internazionale in caso di iniziative omogenee per natura e finalità; – dalle associazioni che destinino quote rilevanti della raccolta alla ricerca scientifica ed alla sperimentazione. 6 L?Associazione proponente dovrà dichiarare alla Rai, sotto la propria responsabilità, di non avere direttamente o indirettamente finalità commerciali, e che la stessa iniziativa proposta non è collegata direttamente o indirettamente a finalità commerciali. 7 Per poter accedere alle trasmissioni Rai al fine di raccogliere fondi per uno specifico progetto, l?Associazione richiedente deve aver pubblicato almeno il bilancio relativo all?esercizio sociale dell?anno precedente. 8 L?Associazione è l?unica responsabile della raccolta e della gestione dei fondi. 9 L?Associazione è tenuta a informare i cittadini, su quotidiani o periodici a larga diffusione, ovvero su periodici di settore a diffusione nazionale, circa la destinazione dei fondi raccolti. 10 La Rai informerà annualmente la Commissione Parlamentare per l?indirizzo generale e la vigilanza sui servizi radiotelevisivi sulle iniziative realizzate in conformità al presente regolamento. La Rai, al fine di assecondare le esigenze di comunicazione ?autopromozionale? provenienti dal mondo del volontariato e dalle Associazioni, valuterà la possibilità di offrire spazi promozionali gratuiti a finalità sociale (intesta o in coda ai propri spazi pubblicitari) per spot realizzati dalle stesse Associazioni. Gli spot dovranno essere realizzati secondo le regole in vigore per la comunicazione pubblicitaria sulle reti della Rai. Per quanto riguarda la valutazione delle proposte, la Rai si atterrà ai criteri esposti per le iniziative per la raccolta di fondi ove applicati».


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