Economia

De Fraia: la guerra accresce la crisi del debito estero

Sdebitarsi attira l’attenzione sulle conseguenze della tensione internazionale sulle “cancellazioni del debito” adottate da Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale.

di Barbara Fabiani

Le chiama ?Cancellazioni di carta?, Luca de Fraia coordinatore della campagna Sdebitarsi, quei provvedimenti di alleggerimento del debito promosse dalle istituzioni finanziarie di Bretton Woods, e l’attuale clima internazionale ne fornirebbe la prova.

?La crisi internazionale che si aperta con l?attacco di New York è un grave colpo per i paesi indebitati? dice De Fraia, che spiega come il ?criterio di sostenibilità del debito? su cui si basano i programmi di cancellazione di banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazioanle stia rischiando di saltare.
Questo parametro, infatti, si fonda su previsioni per la crescita economica e in particolare per i prezzi delle materie prime, che ora sarebbero messe in crisi.
?L?unica cosa certa è che per i primi paesi che beneficiano delle iniziative più avanzate il debito da ripagare aumenterà di un miliardo di dollari dal 2000 al 2005, passando da 1,323 a 2,194 miliardi?, conclude De Fraia .

Se ne discute oggi e domani al “Forum Roma 2001” dedicato al Debito, presso la sala della Protomoteca in Campidoglio.

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