Volontariato

De Fraia ai giovani di Confindustria: non c’è etica senza concretezza

Luca De Fraia, di 'Sdebitarsi', interviene al Convegno di Santa Margherita e si prende gli applausi

di Riccardo Bonacina

Il presidente dei Giovani Industriali di Confindustria indica la strada per uno ”sviluppo armonico” della globalizzazoione, parla di ”finanza etica” e subito si apre il dibattito: sara’ un’illusione? ci si domanda; oppure, viene detto, sono solo ipotesi, ”vanno bene, ma non ci possiamo baloccare, abbiamo bisogno di fatti concreti”; o, ancora, l’industria etica in Italia puo’ funzionare bene. Nel corso di un dibattito svolto, nell’ambito del convegno dei Giovani in corso a Santa Margherita Ligure, su ‘Economia, finanza e lavoro: la sostenibilita’ della crescita’, le opinioni che emergono sono differenti fra loro. Su tutte forse la piu’ ascoltata e’ quella dell”antiglobalizzatore’ Luca De Fraia, dell’associazione ‘Sdebitarsi’, aderente al Genoa Social Forum, che sottolinea come Garrone nel suo intervento non indichi gli strumenti necessari per realizzare il suo progetto. ”Elementi come partecipazione e democrazia – dice Di Fraia – sono i pilastri fondativi di quel meccanismo armonico di globalizzazione che viene ipotizzato”. Certo, continua, forse ”si puo’ fare quello che dice Garrone, ma e’ un obiettivo futuro. Lavoreremo sicuramente su queste ipotesi ma siamo nella posizione di non poterci baloccare”. Il G8 di Genova si avvicina, ricorda Di Fraia, ed e’ necessario arrivarci con ”cose concrete come ad esempio la cancellazione del debito dei paesi poveri o la riforma del Wto e della Banca Mondiale”.


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