Sostenibilità

De Blasio vuole una New York a biogas

Mentre in città infuria la bufera di neve, il nuovo sindaco firma un decreto che punta a trasformare i rifiuti organici della Grande Mela in biocombustibile per le abitazioni. Si comincia con 400 scuole, ma l'obiettivo è riscaldare 100mila case

di Gabriella Meroni

Mentre New York è sommersa dalla neve e spazzata da venti gelidi in una delle peggiori perturbazioni invernali degli ultimi trent'anni, l'amministrazione del neosindaco Bill De Blasio (nella foto, mentre spala la neve davanti a casa) ha annunciato una svolta nelle politiche ambientali della città: un decreto prevede infatti la conversione di tonnellate di rifiuti della Grande Mela in biogas da utilizzare per il riscaldamento domestico.
Funzionerà così: i rifiuti organici verranno raccolti nelle scuole pubbliche e convogliati all'impianto di trattamento di Williamsburg, dove saranno trasformati in biocombustibile liquido, che viaggerà via nave fino all'impianto di Newtown Creek e mescolato con le acque di scolo fino a diventare, mediante un processo di gassificazione, il biogas necessario a riscaldare migliaia di case.
"Si tratta della migliore fonte di energia rinnovabile", ha spiegato convinto il vicesindaco Cas Holloway, "che oltretutto ci permetterà di riutilizzare parte dei 5 miliardi di litri di acque reflue prodotte dalla città di New York ogni giorno".
Già oggi in città un piccolo progetto sperimentale consente di raccogliere rifiuti organici da 200 scuole e di utilizzati per produrre gas che riscalda 5000 case, ha continuato Holloway. Ma l'amministrazione guidata dal nuovo sindaco democratico spera di raddoppiare le scuole coinvolte entro la prossima primavera e a regime riuscire a raccogliere rifiuti organici da 100mila case di tutta la città.

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