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Ddl qualità del ssn: ecco cosa prevede

Varato il riordino complessivo della medicina del territorio

di Gabriella Meroni

È un intervento sulla sanita’ a 360 gradi il Disegno di legge sulla ‘«qualita’ e la sicurezza del Ssn» voluto dal ministro della Salute Livia Turco e varato oggi dal Consiglio dei ministri. Si tratta di un Ddl collegato alla Finanziaria 2008 che ha l’obiettivo di ‘ammodernare’ la sanita’ italiana, “rafforzando i principi della legge che ha istituito il nostro servizio sanitario nazionale”, spiega la stessa Turco “felice” di presentare il Ddl al fianco della ex responsabile della sanita’ italiana Rosy Bindi. Il provvedimento, che vanta tra i suoi obiettivi quello di garantire “piu’ medicina del territorio” ai cittadini e porta la durata del Piano sanitario nazionale a 5 anni al posto degli attuali 3, “e’ il frutto – sottolinea Turco – di questi primi 18 mesi di governo che ci hanno consentito di verificare sul campo esperienze, problemi, criticita’ e buone pratiche in atto. L’abbiamo fatto scegliendo la politica del confronto permanente con le Regioni, i sindacati, il mondo degli operatori e delle associazioni dei cittadini e del volontariato”. Il Ddl, tra le tante cose, prevede il riordino complessivo della medicina del territorio. L’obiettivo e’ quello di creare una rete di assistenza ospedaliera basata sulla continuita’ assistenziale per tutto l’arco della settimana e per 24 ore al giorno. Con questo fine verranno istituite in tutte le Asl le unita’ di medicina generale e di pediatria, basate sulla collaborazione tra professionisti, infermieri compresi. E verranno attribuiti nuovi compiti alle farmacie, coinvolte nell’ammodernamento del Ssn. I farmacisti saranno infatti chiamati a supportare l’assistenza domiciliare integrata e a eseguire analisi di laboratorio, escluso tuttavia il prelievo di sangue o plasma attraverso siringhe. Supporteranno, inoltre, i medici di famiglia nel monitoraggio del consumo dei farmaci prescritti, e faranno educazione sanitaria al pubblico. Il provvedimento introduce inoltre il tanto atteso e discusso governo clinico nelle aziende sanitarie, per la responsabilizzazione e il coinvolgimento degli operatori nella gestione della sanita’. Il Collegio di direzione, composto da manager e operatori sanitari, diventa un organo di azienda che esprime pareri obbligatori sui principali atti gestionali. L’altra novita’ riguarda il ripristino dell’esclusivita’ di rapporto per i primari, ai quali viene comunque garantito il diritto alla libera professione intramoenia. Vengono inoltre definiti nuovi criteri per la nomina di manager e primari, centrati sulla trasparenza delle scelte per tenere fuori “la cattiva politica dalla sanita’”, assicura Turco. Il provvedimento che ha ottenuto il via libera di Palazzo Chigi, prevede poi l’istituzione di unita’ per la gestione del rischio clinico, nonche’ servizi di ingegneria clinica nelle Asl e negli ospedali per ottimizzare le attivita’ e gli interventi di prevenzione degli errori e per il controllo costante sulla sicurezza delle apparecchiature integrate.


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