Sostenibilità

Ddl Lunardi: no da Regioni e ambientalisti

La Conferenza unificata sarebbe contraria a dare al governo carta bianca sull'individuazione dei tracciati delle grandi opere. E Wwf pubblica un dossier

di Benedetta Verrini

Sarebbe già scontro sulla legge “obiettivo” tra le Regioni e il ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi. Secondo quanto riporta il “Sole 24 Ore”, la Conferenza unificata Stato-Regioni non sarebbe affatto favorevole alla possibilità del governo (prevista nel decreto legislativo approvato la settimana scorsa) di imporre il tracciato di un’opera alle Regioni interessate, anche contro il parere delle stesse. Emblematico del braccio di ferro, il caso dell’autostrada Livorno-Civitavecchia: nel tratto Grosseto-Civitavecchia la regione Toscana vorrebbe realizzare l’ammodernamento dell’attuale Aurelia (con l’eccezione della variante di Orbetello), mentre nel piano di Lunardi c’è la costruzione di una nuova autostrada interna. Nel frattempo, anche le associazioni ambientaliste sono in stato di massima allerta. Il Wwf sta compilando un dossier sull’impatto ambientale della legge “obiettivo”. I costi in termini ecologici sono compilati “opera per opera”, disegnando un quadro poco incoraggiante. “Le prime, significative infrastrutture lineari esaminate (soprattutto strade e autostrade, o varianti in galleria) – spiega il dossier del Wwf – producono nel loro complesso un?”impronta” (in pratica un’occupazione e una perdita di “natura”) di circa 2.470 ettari, pari a 2.290 campi da calcio; la quantità di terra estratta dalle gallerie è pari al volume di una città di 44 mila abitanti o al volume di quartieri residenziali per 89 mila abitanti. Il dossier del WWF Italia contiene un campione significativo e quantificabile di 15 opere strategiche (9 prioritarie e 6 opere di rilievo regionale), da cui è stata esclusa l?Alta Velocità ferroviaria Torino-Trieste, sicuramente ad alto impatto, per mancanza di dati certi”. Info: www.wwf.it


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