Economia

Ddl impresa sociale: Maroni spiega il contenuto

«Abbiamo dato il via a una sistemazione organica del non profit»

di Gabriella Meroni

Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, esprime ”soddisfazione” per l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del disegno di legge-delega sull’impresa sociale. ”Fissando norme precise per la disciplina dell’impresa sociale, abbiamo dato il via -dice Maroni- ad una sistemazione organica del settore non profit”. Questi i cinque elementi chiave che contraddistinguono il ddl, varato ieridal Governo: obbligo di operare esclusivamente in ambiti diparticolarerilievo sociale; divieto di redistribuzione degli utili o di quote dipatrimonio sotto qualsiasi forma, anche indiretta; obbligo di reinvestireeventuali incrementi di carattere patrimoniale nello svolgimento dell’attivita’ istituzionale; costituzione di organismi che assicurino forme di partecipazione nell’impresa anche ai diversi prestatori d’opera e ai destinatari delle attivita’ sociali; divieto per i soggetti pubblici e le imprese private con finalita’ lucrative di detenere il controllo dell’impresa (alle imprese profit sono consentite solo partecipazioni minoritarie). Nel ddl -che consta di un solo articolo- non si parla di trattamento fiscale, demandato a future, specifiche norme. Ora il disegno di legge va in Parlamento per l’approvazione definitiva. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della nuova legge il Governo dovra’ approvare uno o piu’ decreti legislativi per fissare i requisiti minimi dell’impresa sociale, le regole riguardanti i soci, l’elettivita’ alle cariche e la responsabilita’ degli amministratori e quant’altro riguardi bilanci, l’osservanza delle finalita’ sociali, l’iscrizione nel registro delle imprese, la rappresentanza in giudizio, ecc. Al ministero del Welfare spettera’ di verificare la qualita’ delle prestazioni delle imprese sociali, che potranno essere riconosciute ‘centri di eccellenza di interesse nazionale’. ”Il ddl spiega il sottosegretario al Welfare Grazia Sestini- e’ aperto al confronto con le parti sociali e ad eventuali miglioramenti”.


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