Economia

DDl Competitività: Legacoop ecco le nostre proposte

Giudizio negativo della centrale cooperativa sull’iniziativa del governo.

di Francesco Agresti

?Un provvedimento che non risponde alle aspettative degli operatori economici e, soprattutto, non appare in grado di incidere sui fattori della competitività: alla carenza di risorse (287 milioni per il 2005 e 487 milioni per i due anni successivi, assolutamente inadeguati rispetto alle necessità) si aggiunge la mancanza del coraggio politico di affrontare l?insieme dei temi che possono contribuire al rilancio della competitività?. È questo, in sintesi, il giudizio sul testo di articolato sulla competitività espresso oggi dalla presidenza di Legacoop che ha prodotto un documento di proposte in merito. ?Legacoop?, si legge nel documento, ?non ha condiviso la scelta del Governo di privilegiare, nella legge finanziaria, la riduzione delle aliquote fiscali, trascurando gli obiettivi di sostegno della competitività del sistema produttivo nazionale?. Le conseguenze di tale scelta, secondo Legacoop, si registrano già oggi: mancano le risorse per il potenziamento delle infrastrutture, per la ricerca e l?innovazione, per la fiscalità di vantaggio, per la riforma degli ammortizzatori sociali, per la riduzione dei costi energetici. Ma manca anche il coraggio politico. Lo snellimento degli adempimenti amministrativi e delle procedure burocratiche per le imprese è un passo nella giusta direzione; ma vi sono tanti altri interventi, che possono concorrere al rilancio della competitività generale del sistema senza oneri per la finanza pubblica, che avrebbero il pregio di esprimere una chiara volontà politica e di incidere positivamente sulla fiducia e sulle aspettative degli operatori. Tra le priorità di intervento il documento di Legacoop individua: Legalità del mercato Occorre rafforzare le condizioni per una leale competizione di mercato fra tutte le imprese, contrastando efficacemente i soggetti che operano nel sommerso o che sistematicamente evadono le contribuzioni fiscali e previdenziali. Va inoltre intensificata l?azione di contrasto della malavita, che impone oneri impropri e pesanti condizionamenti alla vita delle imprese. Debiti delle pubbliche amministrazioni Liquidità può essere immessa nel sistema produttivo accelerando i pagamenti dei debiti accumulati dalla pubbliche amministrazioni verso le imprese per opere, servizi e forniture. Le previsioni contenute nella legge finanziaria per la pubbliche amministrazioni centrali vanno ampliate anche ai debiti degli enti locali e delle Regioni. Allo stesso scopo Legacoop propone di elevare ad 1 milione di Euro il limite per la compensazione dei crediti di imposta. A tale proposito Legacoop chiede al Governo di dare seguito ai contenuti dell?ordine del giorno approvato dal Parlamento con un apposito decreto o nei provvedimenti per la competitività. Politiche di liberalizzazione È necessario andare avanti nella liberalizzazione del commercio, considerando gli effetti positivi sul contenimento dei prezzi che deriverebbero da misure come l?effettiva liberalizzazione delle licenze per l?erogazione dei carburanti o la vendita di prodotti farmaceutici da banco. Occorre poi un?effettiva liberalizzazione dei servizi pubblici locali, per conseguire maggiore efficienza e riduzione dei costi, rimuovendo tutte le barriere normative attualmente vigenti che impediscono alle imprese private di competere a pieno titolo e a parità di condizioni con quelle controllate dagli enti locali. Un altro tassello importante è rappresentato dalla riforma delle professioni in direzione di una maggiore apertura e della promozione di raggruppamenti societari in grado di competere nell?ambito comunitario. Misure per la realizzazione delle infrastrutture Vanno snellite le procedure per l?esecuzione dei lavori pubblici, cogliendo le opportunità offerte dal recepimento delle direttive UE 17 e 18 del 2004. Vanno inoltre semplificate le norme sul project financing, per consentire alle imprese di costruzioni una più efficace rotazione del capitale investito in modo da favorire la realizzazione di ulteriori opere. Riduzione del costo del lavoro La riduzione del costo del lavoro rappresenta una priorità per tutto il sistema imprenditoriale, e costituisce un incentivo importante per la nascita di nuove imprese regolari. Legacoop propone l?abolizione dei residui oneri impropri ancora a carico dei datori di lavoro, e l?avvio della riduzione dell?IRAP sul costo del lavoro, a partire dall?incidenza sulle voci non retributive. Mezzogiorno L?allargamento dell?UE compromette la possibilità per il Sud di accedere ai fondi di sviluppo regionali, con il rischio di un aggravamento del ritardo di sviluppo rispetto al resto del Paese. Occorre dunque pensare a misure di fiscalità di vantaggio per attrarre nuovi investimenti e a sgravi per le nuove assunzioni. Vanno inoltre promossi piani di intervento per lo sviluppo turistico e per la riqualificazione delle aree urbane. Crescita dimensionale delle imprese La proposta Marzano prevede interventi, peraltro assai limitati, solo per le PMI. In realtà, occorre studiare le forme per sostenere la crescita dimensionale di tutto il sistema economico italiano che, in generale, soffre di un diffuso problema di ?nanismo? imprenditoriale. Legacoop indica due misure che interessano, particolarmente, l?imprenditoria cooperativa: estendere alle imprese che operano nel settore dei servizi i parametri dimensionali indicati dalla Commissione europea per la definizione di pmi (la legislazione italiana fissa invece parametri più bassi) e consentire alle società finanziarie che operano ai sensi della legge ?Marcora? di intervenire in cooperative di produzione e lavoro che superano i parametri dimensionali indicati dalla Commissione europea per la definizione delle PMI, alle medesime condizioni con cui opera Sviluppo Italia SpA.


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