Economia
Ddl Competitività: Confcooperative, serve una strategia globale
La centrale cooperativa chiede al governo di sostenere i processi di aggregazione tra imprese sul modello dei consorzi tra coop.
?Per rilanciare la competitività occorre una visione strategica, innovativa e lungimirante, con politiche di ampio respiro e strumenti incisivi, serve un progetto solido e ambizioso che dia alle imprese la fiducia necessaria per attuare in pieno le proprie potenzialità?. Questa la posizione di Confcooperative espressa nel corso dell?incontro di oggi a Palazzo Chigi tra Governo e parti sociali.
?Il tessuto imprenditoriale italiano, costituito per oltre il 90% da piccole e medie imprese?, si legge in una nota, ?deve il suo successo a caratteristiche di flessibilità ed elasticità che oggi non sono però più sufficienti. Nell?attuale scenario internazionale, in cui sono privilegiate capacità di scala, innovazione e penetrazione globale di mercato, pilastro fondamentale della politica di competività devono infatti essere il sollecitare l?acquisizione di economie di scala, il rafforzamento organizzativo di mercato, l?acquisizione continua di innovazione e tecnologia?.
Confcooperative chiede che vengano promossi strumenti adeguati sia per la crescita dimensionale delle aziende che per i processi di integrazione (a rete, di filiera etc.) sull?esempio ?della forma eccellente del consorzio cooperativo?. ?Affinché?, prosegue il comunicato, ?possano accrescere la propria competitività, le piccole imprese devono essere incentivate a lavorare insieme per conseguire quelle potenzialità precluse a ciascuna singolarmente?
?Le cooperative?, continua la centrale cooperativa, ?che producono oltre il 6% del PIL, organizzano il 50% delle produzioni agroalimentari, creano innovazione e occupazione nello sviluppo del nuovo welfare e nei settori ?labour intensive? ? possono contribuire in modo determinante al rilancio della competitività del sistema-Paese. Hanno però bisogno di essere sostenute, oltre che nell?integrazione e nella crescita dimensionale, nell?accellerare la capitalizzazione e nella qualificazione imprenditoriale?.
Mezzogiorno, istruzione e costo del lavoro gli altri temi su cui l?organizzazione guidata da Luigi Marino chiede il massimo impegno all?Esecutivo.
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