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Ddl Bossi-Fini: Amnesty chiede stralcio diritto asilo

Gli articoli del testo attuale impediscono la piena realizzazione del diritto in Italia

di Gabriella Meroni

”La disciplina del diritto di asilo deve essere stralciata dal disegno di legge sull’immigrazione”. A chiederlo e’ Amnesty International che ricorda come l’Italia ”sia l’unico tra i paesi della Ue a non essersi dotato ancora di una legge organica in materia di asilo, benche’ questo diritto sia garantito dalla Costituzione e dal diritto internazionale”. ”Il disegno di legge presentato dal governo e attualmente in discussione al Senato -sottolinea Marco Bertotto, presidente della sezione Italia dell’organizzazione- contiene due articoli che, seppure finalizzati a limitare l’abuso e la strumentalizzazione del diritto di asilo, nella loro formulazione attuale ne impedirebbero di fatto l’effettivo esercizio”. Fortemente convinta che la nuova disciplina rischierebbe di indebolire la tutela di coloro che richiedono l’asile dei rifugiati, Amnesty critica in particolare due punti fondamentali del ddl. Il primo riguarda il trattenimento nei centri di accoglienza e la procedura semplificata per gli stranieri che entrano o soggiornano nel territorio italiano in maniera irregolare, che non tutela chi fugge da gravi violazioni dei diritti umani ed e’ privo di documenti validi per l’espatrio. Il secondo concerne un eventuale ricorso che, in caso di risposta negativa da parte della commissione territoriale, non ha effetto sospensivo, comunque subordinato alla valutazione discrezionale del Prefetto. ”Tale procedura -osserva Bertotto- non solo non garantisce in alcun modo il richiedente, ma va contro il sistema di tutela giurisdizionale garantito dalla Costituzione italiana”. ”L’abuso e la strumentalizzazione del diritto di asilo non possono essere impediti approvando procedure sommarie e semplificate”, avverte Amnesty invitando l’Italia a soddisfare almeno alcuni principi fondamentali come sottoporre i richiedenti a procedure eque e imparziali di valutazione delle loro richieste; a non ostacolare l’accesso alle procedure per il diritto d’asilo con restrizioni di ingresso; a sottoporre le richieste all’esame di autorita’ indipendenti e specializzate; nel caso la richiesta sia respinta deve essere fornita una motivazione scritta e assicurata la possibilita’ di impugnare la decisione; nessun richiedente l’asilo deve essere espulso verso un paese terzo; chi richiede l’asilo non deve essere arrestato a meno che non abbia commesso reati comuni; nessun richiedente deve essere espulso prima che la sua domanda sia stata esaminata.


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