Famiglia

Davos: Annan, troppe imprese alimentano i conflitti

Basta con le imprese che alimentano i conflitti: così il Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan

di Redazione

Basta con le imprese che alimentano i conflitti: ospite del ‘Forum economico mondiale’, in corso nella stazione alpina di Davos (Svizzera), il Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha rivolto un pressante appello alle aziende per un maggiore impegno in favore della pace e della sicurezza. ”Il mondo degli affari deve trovare il modo di ridurre il contributo – a volte cosciente, a volte involontario – che le ditte hanno nell’alimentare i conflitti, spesso legati a rivalita’ tra fazioni per i controllo di risorse naturali”. Ma sul fronte della sicurezza, c’e anche la minaccia del terrorismo internazionale. Ma attenzione – ha detto Annan – la stessa ”guerra al terrorismo puo’ a volte aggravare le tensioni” di tipo culturale, religioso ed etnico e suscitare ”preoccupazioni per la tutela dei diritti umani e le liberta’ civili”, ha insistito il Segretario generale dell’Onu. Annan ha quindi lanciato un appello ai duemila leaders del mondo economico, politico, accademico riuniti a Davos a non tralasciare le battaglie per la lotta alla fame e per lo sviluppo occultate dalla lotta al terrorismo e la guerra in Iraq. A tale scopo, il segretario generale ha annunciato che in giugno a New York convochera’ un vertice del ‘Global compact’, l’iniziativa di partenariato tra le Nazioni Unite e le imprese private lanciato da Annan, cinque anni orsono a Davos. ”Attualmente – si e’ rallegrato Annan – partecipano all’iniziativa piu’ di 1200 imprese di circa 70 Paesi e sono impegnate in programmi in numerosi settori, dalla lotta all’Aids a quella contro la corruzione. Ma il settore privato puo’ fare di piu’, ha detto il responsabile delle Nazioni Unite. Annan ha quindi esortato il mondo degli affari ad intervenire per sbloccare lo stallo delle trattative sul commercio multilaterale. ”Piu’ di ogni altra cosa abbiamo bisogno di un accordo sugli scambi agricoli per aiutare i poveri”, ha detto il segretario generale dell’Onu denunciando con forza gli effetti perversi delle sovvenzioni agricole, che – ha denunciato – distorcono il mercato, nuocciono all’ambiente ed impediscono agli agricoltori dei paesi poveri di esportare i loro prodotti.


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