Sostenibilità

Davide Rampello: “Una mostra obbligata dalla fragilità del mondo”

Alla triennale di Milano un evento da non perdere. Un’esposizione che coinvolge il visitatore nella scelta di stili di vita sostenibili.

di Redazione

Come si vive in una società che rispetta l?ambiente e le persone? Fino al 21 dicembre, potete provarlo sulla vostra pelle visitando la mostra Quotidiano sostenibile ? scenari di vita urbana che la Triennale di Milano dedica al tema dell?eco-sostenibilità. O meglio, dell?eco-sensibilità, spiega il direttore del museo Davide Rampello: “Intesa come un?attenzione al vivere da cui non si può più prescindere di fronte alla fragilità del mondo”. Fragilità che Ezio Manzini e François Jégou, i curatori di questa mostra allestita dallo Studio Azzurro, fanno sentire al visitatore con un bombardamento di rumori e immagini di folle, di metropolitane e di insegne al neon catturate in 10 megalopoli del mondo. L?unica arma per difendersi da questo caos ? che destabilizza ed eccita allo stesso tempo ? è un tesserino con codice a barre consegnato a ogni visitatore. E un suggerimento su come usarlo: prova a considerare la città come un laboratorio diffuso, osserva gli stili di vita sostenibili proposti e vota quella che preferisci. Una provocazione? No. Se vuole scoprire come si vive in una società diversa, il visitatore deve metterci del suo. Perché, svela Rampello, “le fragilità del mondo, come le sue emergenze, non sono un?esclusiva del designer o dello scienziato o del filosofo. A risolverle deve provarci chiunque entra alla mostra, chiunque sia vivo ancora prima che interattivo”. Da qui le soluzioni elaborate da 280 studenti di design e 15 professori di 10 Paesi per rendere più sostenibili 6 funzioni base del nostro vivere quotidiano: un atelier alimentare in cui mangiare, un club della connettività in cui lavorare, un negozio tuttofare per riparare le proprie cose, un?agenzia di mobilità per coordinare i nostri spostamenti, un laboratorio energetico e una serra abitabile dove imparare a gestire gli spazi verdi. Ciascuno di questi ambienti, può essere sfruttato in maniera diversa. Al visitatore il compito di votare quale preferisce tramite il suo tesserino con codice a barre e, a fine mostra, di scoprire se è un cittadino quick, slow o co-op. Tre modalità di approcciare la società e di declinare la sostenibilità. Un esercizio di design etico? “Per carità”, risponde Rampello, “non ha senso parlare di etica della progettualità, dell?economia o di un?altra materia. L?etica è qualcosa che hai dentro oppure no. È una visione della vita”. Quindi sentitevi liberi di chiamarla eco-sostenibilità. Info: Triennale di Milano, via Alemagna 6, tel. 02.724341, LA TRIENNALE DI MILANO


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