Formazione

Davide Drei, nuovo presidente della Cnesc

Il vicepresidente di Federsolidarietà succede a Fausto Casini. Presentato anche il X rapporto della Conferenza degli enti di servizio civile

di Redazione

 
Davide Drei (in foto) è il nuovo presidente nazionale della Cnesc.
Lo ha eletto l’Assemblea della Cnesc, riunitasi ieri a Roma, per il rinnovo delle cariche giunte al termine del mandato triennale.
Nel corso della stessa riunione sono anche stati eletti il Vicepresidente Primo Di Blasio (FOCSIV), il Tesoriere Sabrina Mancini (Legacoop). Il nuovo Consiglio di Presidenza risulta composto da: Paolo Bandiera (AISM), Fabrizio Cavalletti (Caritas Italiana), Sergio Giusti (ANPAS), Nicola Lapenta (Ass. Giovanni XXIII), Irene Ortiz (Italia Nostra), Licio Palazzini (Arci Servizio Civile).
 
“Vado a guidare – ha dichiarato Davide Drei dopo la sua elezione – un’associazione che affonda le radici tra i valori a me più cari, la nonviolenza e la solidarietà partecipata. In continuità con quanto costruito dai Presidenti che mi hanno preceduto la CNESC sarà fin da subito chiamata, con la propria storia e la propria dedizione al servizio civile, a rilanciare la costruzione di un nuovo Servizio Civile Nazionale che sia una Istituzione riconosciuta nel nostro Paese, in cui i giovani siano i reali protagonisti di una esperienza di crescita e di partecipazione svolta concretamente soprattutto attraverso le organizzazioni della società civile. Dovremo per questo sollecitare la politica e la società tutta ad avere occhi nuovi e una visione alta e lungimirante del Servizio Civile, segno di una speranza affidata con fiducia alle future generazioni”.

Davide Drei, nato a Forlì 43 anni fa è anche vice-presidente di Federsolidarietà-Confcooperative.

 

 

Il X Rapporto Cnesc sul servizio civile

«Un servizio civile su cui non solo vale la pena, ma è doveroso investire, per permettere a tutti i giovani che ne facciano richiesta di esigerlo come effettivo diritto, come ponte tra la dimensione individuale e il passaggio ad una prospettiva sociale collettiva». Così una nota del Cnesc, a commento del X Rapporto sul Servizio Civile presentato oggi a Roma. Il rapporto, si legge ancora nella nota «mostra un servizio civile vivace, in espansione».

Più che raddoppiata l’incidenza percentuale della CNESC sul sistema servizio civile nazionale grazie a:
–  il potenziamento dell’attività progettuale (da 705 a 1.730 progetti presentati)
–  l’incidenza degli enti della Conferenza sul totale del Servizio Civile Nazionale (dal 17% a quasi il 30% dei progetti realizzati)
– il numero complessivo di domande presentate dai giovani aspiranti volontari agli enti della CNESC, passate da circa 16.300 del maggio 2005 alle 23.956 del 2007
– i volontari CNESC che hanno effettivamente operato a seguito degli stessi bandi è passata dal 20,4% del bando di maggio 2005 (circa 7.000 giovani su oltre 34.000) al 35,6% del 2007 (12.028 giovani su oltre 33.821).
 
La presentazione del decimo rapporto è stata preceduta da un momento di dibattito sulle prospettive del servizio civile nazionale e sull’ipotesi di riforma legislativa. Nel dibattito è emersa la richiesta che la riforma affronti non solo le urgenze economiche ma, primariamente, le priorità di senso e di contenuto dell’istituto, rilanciandolo come esperienza alta di contributo al bene comune ed alla realizzazione della personalità dei giovani. Per queste ragioni la CNESC auspica che «il tavolo tecnico per la riforma della legge annunciato dal Capo dell’UNSC assuma un metodo di lavoro di autentica interlocuzione con gli enti e gli altri protagonisti del sistema».
 
Nel suo intervento il Capo dell’UNSC Leonzio Borea ha garantito l’aggiunta di circa 40 milioni di euro allo stanziamento previsto dalla Finanziaria per il 2009 che,aggiunti alle risorse derivanti dalle modifiche riguardanti la contribuzione all’Inps, e da altri accorgimenti permetteranno, ha detto, la partenza di quasi 30mila giovani.

Fausto Casini, presidente nazionale uscente della Cnesc, ha chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con Governo e Regioni sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri del servizio  civile.
 
Per la prima volta inoltre l’Irs che ha curato come sempre il Rapporto, ha realizzato l’innovativa analisi della comunicazione sul servizio civile dei siti web degli Enti della Cnesc dalla quale si evince l’investimento della Conferenza per la comunicazione sul servizio civile e le prospettive di sviluppo per facilitare l’accesso all’informazione.
 
La Cnesc è l’associazione che dal 1986 raccoglie alcuni dei maggiori Enti convenzionati con l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile  per l’impiego di obiettori di coscienza in servizio civile e che dal 2001 in avanti promuovono il servizio civile nazionale ai sensi della L.64/01. Alla Cnesc aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas Italiana, Cenasca-Cisl, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria,  Italia Nostra, Federsolidarietà / CCI , Focsiv, Legacoop, Scs/Cnos, Unpli, WWF

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.