L’assemblea nazionale Acli Colf, intitolata «Per un nuovo welfare della cura oltre il fai da te», ha lanciato alcune proposte per regolamentare il mercato del lavoro domestico, ridurre l’illegalità (si stima che lavorino in nero circa 900mila persone) e introdurre una nuova fiscalità per le lavoratrici. Fra queste l’abrogazione delle retribuzioni convenzionali; un nuovo sistema di versamenti contributivi (da calcolarsi sulla retribuzione effettiva); l’introduzione dell’indennità di maternità (indipendentemente dai vincoli assicurativi e contributivi oggi previsti) e dell’indennità di malattia; la revisione del sistema pensionistico e l’introduzione di agevolazioni nel pagamento degli oneri sociali per le famiglie con anziani da assistere e bambini da curare che utilizzano assistenti familiari o colf. Le Acli Colf chiedono infine di definire accordi e convenzioni bilaterali con i Paesi di provenienza delle lavoratrici per garantire da una parte la regolarità dei flussi migratori e dall’altra per permettere che i contributi versati nello stato d’origine o in quello di lavoro possano essere egualmente utilizzati per la pensione.
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