È davvero censura quella che ha impedito a Dario Fo di rappresentare lo spettacolo su Giotto (o meglio… contro Giotto) davanti alla Basilica di Assisi? Più che censura è buona profilassi culturale. Perché Dario Fo, grande attore, straordinario guitto, è però uno storico dell’arte mediocre e massimalista. E questo lo porta ad elargire un sacco di sciocchezze, pur di arrivare a segno con giudizi ad effetto (a gloria sua). Nel recente passato ha già “beatificato” Michelangelo, Mantegna, Caravaggio e Raffaello, con dei cortocircuiti grazie ai quali il genio veniva trasformato in martire dei vari sistemi, quello ecclesiastico in particolare. Con Giotto il film era al contrario, perché gli si toglieva la paternità degli affreschi di Assisi. Ma la morale è la stessa…
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.