Formazione

Darfur: si ritira l’agenzia Onu per i rifugiati

L'Unhcr ritira parte del personale a causa delle limitazioni poste dalle autorità sudanesi

di Emanuela Citterio

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati si ritira temporaneamente dal Darfur meridionale. Lo ha reso noto la stessa agenzia dell’Onu per i profughi, spiegando che il ritiro è “a causa delle limitazioni poste dalle autorità sudanesi nello svolgimento di fondamentali attività di protezione in favore di migliaia di sfollati”. “Jean-Marie Fakhouri, direttore delle operazioni Unhcr in Sudan, ha affermato che lo staff dell’agenzia Onu per i rifugiati è rimasto confinato a Nyala per quasi tre settimane su ordine dei funzionari sudanesi, a seguito di un incidente verificatosi lo scorso 20 ottobre, quando staff dell’Umhcr e di altre agenzie Onu era intervenuto per cercare di bloccare i trasferimenti forzati di sfollati”. “Le autorità sudanesi hanno risposto confinando lo staff UNHCR a Nyala, un impedimento che inizialmente sarebbe dovuto durare fino al 6 novembre. A ieri, tuttavia, le restrizioni erano ancora in atto e Fakhouri ha deciso che oggi tre dei quattro operatori internazionali dell’Agenzia sarebbero stati temporaneamente ritirati da Nyala e trasferiti a El Geneina, nel Darfur occidentale”. “È estremamente frustrante per il personale dell’Unhcr essere costretto a restare inattivo” ha affermato Fakhouri. “Se non ci è consentito svolgere il nostro lavoro nel Darfur meridionale, l’Unhcr non ha altra scelta che quella di recarsi altrove dove vi è altrettanta necessità. Per questo ho dato istruzioni a tre funzionari internazionali per la protezione di trasferirsi temporaneamente ad El Geneina”. “L’Unhcr ha richiesto al Coordinatore umanitario dell’ONU di affrontare urgentemente questo caso con le autorità sudanesi, in modo da consentire all’Agenzia di riprendere le proprie attività nell’ambito del team delle Nazioni Unite nel Darfur meridionale”. “L’Agenzia Onu per i rifugiati è operativa a Nyala dal 6 giugno come parte di uno sforzo congiunto delle Nazioni Unite nel Darfur meridionale. La maggior parte dello staff Unhcr si trova ad El Geneina, capitale del Darfur occidentale, dove l’aumento di incidenti nelle ultime settimane ha impedito l’accesso dello staff dell’agenzia alle comunità di sfollati, in particolare lungo il confine con il Ciad. L’UNHCR ha recentemente annunciato di voler rafforzare la propria presenza in Darfur, in seguito all’autorizzazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan a fornire una protezione più ampia agli sfollati nel Darfur occidentale e a preparare un loro eventuale ritorno a casa così come quello dei rifugiati, quando le condizioni lo permetteranno. L’agenzia al momento dispone nella regione di uno staff internazionale di 20 persone”. Più di 1,8 milioni di persone sono state strappate alle loro terre dalla violenza in Darfur. Di questi, 1,6 milioni sono sfollati interni mentre gli altri 200mila hanno cercato riparo nel vicino Ciad.


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