Mondo

Darfur, Prodi: l’Italia farà la sua parte

L'Italia parteciperà alla missione di pace in Sudan. Lo ha detto il premier al termine del colloquio odierno con il presidente della Repubblica del Sudan, Omar Hassan el-Bashir.

di Emanuela Citterio

L’Italia parteciperà alla missione di peacekeeping delle Nazioni Unite in Darfur. Lo ha detto Romano Prodi alla conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del colloquio di oggi con il presidente della Repubblica del Sudan, Omar Hassan el-Bashir. Il premier assicura che il nostro paese sara’ in prima linea per favorire un processo di pace in Darfur. “Faremo la nostra parte”, ha detto Prodi, “con la partecipazione non solo finanziaria alla missione ibrida Nazioni Unite-Unione Africana. Una missione che ci trova appunto tra i maggiori contributori finanziari. Metteremo a disposizione mezzi di trasporto e strutture logistiche, come richiesto dalle Nazioni Unite. E che si aggiungono ai programmi di addestramento del personale”. Un impegno di carattere logistico e finanziario in pieno raccordo con le Nazioni unite, l’Unione africana e la Ue, ha precisato Prodi.

Successivamente rispondendo ad una domanda in proposito il premier ha precisato in che cosa consiste il pacchetto italiano a sostegno del processo di pace in Darfur, sottolineando che ci sono stati richiesti “mezzi aerei di trasporto, che sono indispensabili altrimenti non si puo’ portare il cibo, nulla”. L’Italia, dunque contribuira’ alla missione Onu mettendo a disposizione mezzi di trasporto aerei ed elicotteri da utilizzare per il trasporto ed anche attraverso un programma di addestramento del personale impiegato nelle forze di pace. In particolare, c’e’ l’impegno finanziario “per l’assistenza umanitaria, soprattutto nel campo profughi”. A tal proposito si sta studiando la possibilita’ di creare un fondo permanente, che operi in sintonia con l’Unione africana e l’Unione europea: ancora si sta valutando la cifra che potrebbe essere inserita nella Finanziaria 2008.

Il presidente del Consiglio italiano, riferisce l’agenzia Adnk, dice di aver parlato con el-Bashir in uno spirito di collaborazione: “Abbiamo parlato della situazione in Sudan con franchezza e spirito collaborativo”. L’Italia punta sulla ripresa di un dialogo sul Darfur e rinnova il suo impegno per la pace nel Sudan, , ha spiegato Prodi. “L’incontro di oggi e’ stato un incontro lungo e approfondito. Con franchezza ho parlato a El Bashir della preoccupazione dell’Italia e della comunita’ internazionale del Darfur, anche sotto il profilo dei diritti umanitari. Abbiamo discusso in modo costruttivo sulle possibili soluzioni politiche”. Al centro del faccia a faccia, spiega, “la ripresa del dialogo politico”, annunciata nei giorni scorsi da El Bashir con il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon.

Prodi ribadisce il suo apprezzamento per “l’impegno delle parti affinche’ ci sia un negoziato aperto a sincero: l’accordo di pace tra il Nord ed il Sud del Sudan e’ indispensabile per la stabilita’ del paese. Anche per questo, abbiamo discusso la possibilita’ di organizzare un incontro politico con i paesi donatori da tenersi a Roma. La speranza e’ che il colloquio di oggi dia dei frutti”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.