Mondo

Darfur: Gran Bretagna pronta a inviare 5000 soldati

Lo ha annunciato il generale Mike Jackson, il capo di Stato maggiore dell'esercito britannico

di Joshua Massarenti

La Gran Bretagna potrebbe organizzare in tempi rapidi una brigata di 5mila uomini da inviare in Sudan se sara’ necessario. Lo ha detto, in un’intervista alla Bbc che sara’ trasmessa lunedi’, il capo di stato maggiore dell’Esercito, il generale Mike Jackson, parlando della grave crisi nel Darfur. ”Se sara’ necessario noi saremo in grado di andare in Sudan, credo che potremo formare il contingenti in tempi molto veloci” ha detto il generale. Ieri lo stesso Tony Blair ha detto di non escludere l’idea dell’intervento militare, aggiungendo pero’ che non e’ ”ancora” arrivato il momento giusto e che in ogni caso qualsiasi azione dovra’ essere concordata con l’Unione Africana. L’organizzazione africana il mese scorso ha deciso di inviare truppe e ispettori nella provincia occidentale del Sudan, per spingere il governo di Khartoum a disarmare le milizie arabe, Janjaweed, scatenate contro le popolazioni africane. Sul disarmo delle milizie janjaweed, Javier Solana ha esortato il Sudan a disarmarle e ad arrestare i loro capi. Dopo la presa di posizione del Congresso Usa che ha definito “genocidio” quello in corso nella provincia sudanese, l’alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea ha chiesto al ministro degli Esteri di Khartoum, Mustafa Osman Ismail, di intervenire senza indugi contro le milizie Janjaweed. L’arresto dei capi, ha detto Solana, deve essere “un primo significativo passo verso lo smantellamento di queste milizie, ritenute responsabili per gran parte delle violazioni dei diritti umani”. Nelle settimane scorse i ministri degli Esteri del’Ue avevano minacciate “misure” non meglio specificate contro Khartoum se non fosse intervenuta per risolvere la crisi del Darfur.


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