Non profit

Darfur: c’è del marcio a Nyala

Sette giorni fa anticipammo che Avamposto 55 è “de facto” chiuso. Oggi siamo in grado di aggiungere altri elementi esclusivi a questa vicenda ...

di Paolo Manzo

Sette giorni fa anticipammo che Avamposto 55… …, l?ospedale costruito a Nyala, nel Darfur meridionale, con i fondi della Cooperazione internazionale italiana e le donazioni dei telespettatori sensibilizzati da Paolo Bonolis a Sanremo 2005, è ?de facto? chiuso. Oggi siamo in grado di aggiungere altri elementi esclusivi a questa vicenda. Primo: la missione tecnica di monitoraggio voluta da Patrizia Sentinelli, viceministro agli Esteri con delega alla cooperazione internazionale, a fine ottobre 2006 non è neanche riuscita a farsi aprire le porte del compound e, nonostante l?autorizzazione del governatore di Nyala, è stata minacciata da un guardiano nel caso i suoi componenti avessero scattato fotografie o cercato di entrare. Secondo: in base a quanto riferisce Idriss il Wali, governatore del Sud Darfur, Avamposto 55 sarebbe stato donato dalla cooperazione italiana al ministero della Sanità di Nyala lo scorso 15 ottobre, guarda caso lo stesso giorno in cui scadeva l?incarico di capoprogetto di Barbara Contini presso l?Img – International Management Group. Ad oggi la Farnesina non è riuscita a venire in possesso dell?atto di donazione della struttura alle autorità locali, né nell?ambasciata italiana di Karthoum si è a conoscenza di un contratto legale attestante la ?cessione? di Avamposto 55. Terzo: Avamposto 55 è stato costruito su un terreno privato messo a disposizione – e non donato – dallo sceicco Musa, leader spirituale della confraternita religiosa musulmana Tariqa Al Tijania, e oggi la sua gestione compete alla Fondazione italo-sudanese, di cui gli stessi il Wali e Musa fanno parte. Quarto: oltre a Filippo Fani Ciotti di cui parlammo già settimana scorsa, sono altri tre gli ex Img all?interno della fondazione che ha scalzato la cooperazione italiana. Nell?ordine: Irene Martino (ex infermiera Img), Andrea Mazzantini (ex logista Img) e Mohamed Sabuna (ex logista, prima della cooperazione italiana e poi dell?Img). Continueremo a indagare. ?Nuovi orizzonti della cooperazione – … … dopo gli Stati Generali verso la riforma della legge 49?, questo il titolo della tavola rotonda organizzata dall?assemblea nazionale dell?Associazione ong italiane venerdì 15 dicembre, alla presenza della Sentinelli. Al vaglio dell?assemblea la riforma dello statuto, oltre alla riconferma alla presidenza dell?Associazione ong italiane di Sergio Marelli – al terzo mandato – sino al 2010. Vedi anche: Darfur: il giallo dell’ospedale italiano


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