Famiglia
Darfur: appello di Msf all’Onu
In questi giorni il segretario Onu Ban Ki Moon è in visita in Sudan. Medici senza frontiere: non dimenticare la condizione in cui vive la popolazione da quattro anni.
di Redazione
In occasione della visita del segretario generale delle nazioni Unite Ban Ki-Moon in Darfur, il direttore generale di Medici Senza Frontiere- Italia, Kostas Moschochoritis, lancia un appello perché i preparativi per l?invio della forza militare non distolgano l?attenzione dalle necessità immediate e urgenti di una popolazione civile allo stremo dopo oltre quattro anni di guerra.
?Siamo sempre più preoccupati per le condizioni di vita al di fuori dei grandi campi profughi ? spiega Moschochoritis -. Immense aree del Darfur sono isolate e completamente inaccessibili per gli operatori umanitaria causa dell?insicurezza. Siamo in apprensione per questa popolazione che non può più aspettare. Tutte le parti in conflitto devono impegnarsi per garantire alle organizzazioni umanitarie la possibilità di portare soccorso ai civili intrappolati in queste aree isolate?.
Msf lavora in Darfur dall’inizio del 2004 e fornisce assistenza umanitaria e medica a circa mezzo milione di persone. Con 2mila operatori che lavorano in 19 aree, quello in Darfur è uno dei più grandi interventi umanitari condotti attualmente da Msf.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.