Mondo

Darfur: Annan chiede agli Usa assistenza aerea

Con una lettera all'ambasciatore usa all'Onu, John Bolton, il segretario generale ha chiesto sostegno alla missione africana già attiva nel paese.

di Chiara Brusini

I paesi dell’Onu dovrebbero valutare l’ipotesi di fornire assistenza aerea alle forze di pace dell’Unione africana presenti in Darfur, regione occidentale del Sudan, in eventuali situazioni di conflitto: è quanto scrive il Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, in una lettera inviata all’ambasciatore Usa all’Onu, John R. Bolton, e riportata oggi dal Washington Post. “Visto il progressivo e grave deteriorarsi delle condizioni di sicurezza in Darfur – scrive Annan – forse il sostegno alla missione africana (Amis) dovrebbe prevedere nuove e ulteriori strutture, tra cui uno stretto appoggio aereo. Sarei grato se i governi in grado di fornire tale sostegno in tempi rapidi potessero prendere in considerazione tale eventualità”. La richiesta di Annan fa parte dell’iniziativa delle Nazioni Unite di rafforzare la missione africana già operativa in Darfur per garantire il rispetto del cessate il fuoco tra ribelli e forze governative. L’Onu ha chiesto ai paesi membri di fornire assistenza logistica, d’intelligence e aerea ai peacekeeper impegnati nella regione. In un’intervista rilasciata ieri, Bolton ha dichiarato di non ritenere la lettera di Annan una “esplicita” richiesta di assistenza aerea Usa e ha definito prematuro parlare di un futuro ruolo Usa in Darfur, almeno fino a quando il Consiglio di Sicurezza non valuterà le varie opzioni militari. Un funzionario militare americano ha comunque dichiarato che il Pentagono sta valutando l’ipotesi di fornire assistenza nella regione, con l’Unione africana sempre al comando di tutta l’operazione. Da parte sua, Bolton ha distribuito ai paesi membri del Consiglio di sicurezza una bozza di risoluzione che prevede l’autorizzazione di una nuova missione Onu nella regione che fornisca protezione ai civili a rischio e rafforzi il divieto di volo all’aviazione sudanese in Darfur. Il documento prevede inoltre la possibilità di lanciare attacchi preventivi contri gruppi considerati un pericolo.


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