Formazione

Darfur: Amnesty, Khartoum sostenga la Cpi nella sua inchiesta

Così il presidente di Amnesty international Italia dopo il via libera della Corte penale internazionale sull'inchiesta contro i responsabili dei crimini in Darfur

di Joshua Massarenti

”La notizia che la Corte penale internazionale avviera’ un’indagine sui crimini di guerra commessi in Darfur ci induce a sperare che ci sara’ giustizia per le vittime delle uccisioni, degli stupri e delle
espulsioni di massa e che i responsabili di tutto questo saranno chiamati a rispondere dei loro crimini”.

Lo ha dichiarato oggi Paolo Pobbiati, presidente della sezione italiana di Amnesty International, precisando in una nota che per dare un senso a questo importante sviluppo occorrera’ da parte del governo sudanese il massimo sostegno all’azione della Corte, attraverso la protezione delle vittime e dei testimoni e l’arresto e la consegna dei ricercati. ”Ci auguriamo che questa indagine porti all’incriminazione di tutti coloro che hanno ordinato, tollerato o compiuto
questi crimini, comprese le figure di primo piano del governo, dell’esercito e delle milizie armate – ha aggiunto Pobbiati – Le vittime hanno bisogno di giustizia, non di un’azione di pura facciata da parte di un governo che ancora si ostina a negare gli stupri di massa e che si e’ dimostrato incapace e indisponibile ad agire per fermare i crimini commessi nel Darfur”.

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