Formazione

Darfur: Acnur, situazione allarmante per gli sfollati

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati esprime la sua preoccupazione per le condizioni degli sfollati di molti campi profughi

di Redazione

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur) esprime grave preoccupazione per il continuo deteriorarsi delle condizioni di sicurezza nella regione sudanese del Darfur. Nella giornata di ieri, tre operatori locali che lavoravano agli impianti idrici sono stati picchiati a morte da un gruppo di persone in un campo per sfollati nell’area di Zalinge, nel Darfur occidentale. Tutte le attività delle organizzazioni internazionali sono attualmente sospese nei campi per sfollati nell’area di Zalinge. L’Acnur sta ancora raccogliendo informazioni precise sulla dinamica dell’accaduto, ma questo tragico incidente è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di violenza accaduti nelle ultime tre settimane.

Negli ultimi due giorni, anche due organizzazioni non governative sono state attaccate da uomini armati nell’area di Djebel Mara, a nord di Zalinge. Mercoledì, gli operatori di un’organizzazione non governativa sono stati rapiti da una milizia per diverse ore prima di essere rilasciati alla fine della giornata. La scorsa settimana, un autista che lavorava per un’organizzazione non governativa internazione è stato ucciso da banditi a El Geneina. Dieci giorni fa, un operatore di un’agenzia umanitaria è stato colpito a morte nel Darfur settentrionale. Le missioni nelle Nazioni Unite sul campo in Darfur occidentale vengono ora accompagnate da scorte dell’Unione Africana.

In Darfur operano circa 14mila operatori umanitari. Il conflitto, cominciato nel 2003, ha provocato l’esodo interno di 1,8 milioni di persone in Darfur. Inoltre, 210mila persone sono fuggite nel vicino Ciad e si trovano in dodici campi gestiti dall’Acnur. L’Acnur dispone di oltre 80 operatori sul terreno in Darfur, soprattutto nel Darfur occidentale. L’Agenzia ha uffici a El Geneina, Nyala, Mukjar, Habila e Zalinge. Oltre agli sfollati interni, negli ultimi otto mesi sarebbero entrati in Sudan circa 15mila rifugiati ciadiani.

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