Welfare
Dare risposte certe alle persone con disabilità: la Fish verso la Conferenza Nazionale
Si terrà lunedì prossimo 13 dicembre la Conferenza Nazionale sulla Disabilità. La Giornata del 3 dicembre Fish l'ha dedicata al lavoro più che alle celebrazioni: «Abbiamo voluto che il documento di posizionamento che la Federazione porterà in quella sede fosse costruito insieme alla base. Abbiamo puntato sull’individuazione di strategie politiche per dare attuazione agli obiettivi, in considerazione del fatto che i primi due Programmi d’azione sono stati poco attuati. Il Paese ha bisogno di proposte, non di ostruzionismo» dice Falabella
«Quella di oggi non è soltanto una ricorrenza, ma una giornata all’interno della quale le istituzioni devono prestare maggiore attenzione a quelle politiche necessarie e indispensabili per abbattere barriere, affinché le tante persone che vivono con una disabilità vengano considerate cittadini di una stessa comunità di appartenenza, di un paese civile»: sono queste parole che il presidente della Fish, Vincenzo Falabella, lo scorso 3 dicembre ha ribadito in ognuno degli appuntamenti istituzionali che hanno celebrato la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. «Con il nostro costante impegno vogliamo cercare di costruire un mondo migliore che non lasci indietro nessuna persona con disabilità. E questa Giornata deve servire da una parte ad accendere i riflettori sui diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, ancora troppo spesso negati, dall’altra parte a riflettere sugli stigmi e i pregiudizi ancora diffusi sulla disabilità. L’occasione giusta, dunque, per tracciare un bilancio su quanto si è riusciti finora a realizzare, ma anche su quanto ancora resta da fare». Falabella ha sottolineato che «il livello di civiltà di uno Stato si riconosce nella sua capacità di abbattere muri e barriere: proprio queste giornate allora servono a dare risposte certe, concrete e non più rinviabili alle quasi 4 milioni di persone che vivono oggi con una disabilità in Italia».
Nell’ottica quindi di voler generare cambiamento concreto nelle vite delle persone con disabilità e delle loro famiglie, la Fish venerdì ha “fatto sintesi” del lavoro svolto nel corso della settimana precedente, da consegnare alla politica e alle istituzioni in occasione della prossima Conferenza Nazionale sulla Disabilità del 13 dicembre. «Un lavoro enorme di partecipazione dal basso, partito il 29 novembre con otto gruppi di lavoro che hanno messo a tema gli argomenti proposti dall'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità nella consultazione pubblica avviata in vista della Conferenza Nazionale», spiega il presidente. «Abbiamo voluto che il documento di posizionamento che la Federazione porterà in quella importante sede fosse costruito insieme alla base associativa, un cambio di modalità importante». I gruppi di lavoro hanno visto la partecipazione di oltre 500 persone tra leader associativi e singole persone, anche non associate alla Fish, spiega Falabella, con un «confronto costruttivo e propositivo, non di rado frizzante», e riunioni durate anche 12 ore «perché a scandire il tempo dell’incontro non era il tempo che passava ma l’importanza del dare parola a tutti, perché tutti potessero dare il proprio contributo», dice Falabella. È un aspetto di metodo a cui il presidente tiene molto: «Nel periodo dell’emergenza, per far fronte alla situazione, abbiamo puntato sul metodo dei gruppi di lavoro e ci siamo resi conto che in questo tantissime persone – direi ogni persona – ha dato un contributo importante, dando al lavoro comune qualcosa in più. Abbiamo pensato che questo metodo potesse valere anche per il dopo, non solo per l’emergenza. Sta funzionando, benché sia complesso e faticoso, perché la partecipazione quando è vera costa».
I gruppi di lavoro venerdì hanno restituito in plenaria le loro considerazioni, articolate in analisi, obiettivi e strategie politiche che permettano di raggiungerli. «Alcune persone sono anche all’interno dell’Osservatorio nazionale, che parallelamente sta lavorando alla scrittura del Terzo Programma d’azione biennale. Il nostro contributo associativo, in quest’ottica, punta molto sull’individuazione di strategie politiche per poter attuare quanto verrà previsto, in considerazione del fatto che i primi due Programmi d’azione sono stati poco attuati», sottolinea Falabella. Dalla mobilità all’accessibilità intesa non solo come assenza di barriere, dalla salute di prossimità alla scuola che non deve puntare solo all’inclusione ma garantire una formazione adeguata agli alunni con disabilità, dalla valutazione multidimensionale al progetto personalizzato, dalla vita indipendente alla cultura, dallo sport a un mondo del lavoro aperto e fruibile per le persone con disabilità: tanti i temi affrontati.
«Siamo in un momento storico molto delicato, in cui il Paese ha bisogno di ottimismo e di aspetti propositivi, non di ostruzionismo rispetto alla buona realizzazione delle tante novità in fieri», dice Falabella. Basti pensare, dal punto di vista normativo, alla priorità del riconoscimento del caregiver familiare, al Pnrr, alla legge delega sulla disabilità che il 9 dicembre sarà in Aula e che poi vedrà un cantiere di 20 mesi per i decreti attuativi. «La Federazione si presenta alla Conferenza Nazionale come un interlocutore forte, coeso e partecipato: questo è un grandissimo valore aggiunto. Siamo pronti a lavorare a tutte le sfide che ci attendono. Non chiediamo interventi specifici ma azioni ampie, che possano avere ricadute concrete sulla nostra vita, in ogni ambito. Noi crediamo davvero che il passaggio da un welfare di diritti possa dare finalmente alle persone con disabilità pari dignità con tutti».
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