Mondo
Danni per 10 mld di euro
Agire rinnova il proprio appello per aiutare le popolazione alluvianate
di Redazione

‘Agire’ (Agenzia italiana risposta emergenza) rilancia con forza il proprio appello di raccolta fondi in favore delle popolazione colpite da oltre un mese di piogge monsoniche continue in Pakistan. Gia’ il 20 agosto l’agenzia aveva fatto appello ad una mobilitazione mondiale per sostenere gli interventi delle Ong che gia’ da tempo operano in Pakistan: ActionAid, Cesvi, Intersos, Save the Children e Vis, che ai senza tetto stanno distribuendo acqua potabile, cibo, kit igienico-sanitari e altri generi di prima necessita’ oltre a prestare cure mediche attraverso cliniche mobili. Ad oggi, stando ai dati diffusi da ‘Agire’, i loro interventi hanno raggiunto oltre 80mila persone. La stessa Agenzia spiega che la sua mobilitazione, in questa circostanza, si e’ scontrata con difficolta’ di comunicazione e sensibilizzazione dei donatori. “E’ mancato in questa occasione l’effetto Hollywood. Lo tsunami nel 2004 e il terremoto ad Haiti nello scorso gennaio hanno dispiegato la loro potenza distruttiva nell’arco di pochi istanti”, dice Marco Bertotto, direttore di ‘Agire’. “La tragedia al rallentatore che sta colpendo il Pakistan – aggiunge Bertotto – a cui si unisce un pregiudizio d’immagine connesso alla presenza nel paese di gruppi estremisti, rende le comunita’ pakistane vittime di serie B.”
Intanto, nella regione meridionale del Sindh i fiumi continuano a straripare, facendo ulteriormente lievitare il numero di persone che fugge dai luoghi alluvionati. I senza tetto raggiungono ormai la esorbitante cifra di 4,6 milioni, mentre sono 900mila le abitazioni distrutte o gravemente danneggiate dalle anomale piogge monsoniche che hanno colpito in totale circa 20 milioni di persone. “Laddove possibile, la popolazione sta rientrando all’interno dei propri villaggi, lavorando giorno e notte per liberare le abitazioni dal fango” – racconta dal Pakistan Marco Rotelli, responsabile dei programmi di emergenza di Intersos. “Oltre alle drammatiche condizioni igienico-sanitarie, a preoccupare sono i danni immensi provocati alla produzione agricola: se entro il prossimo ottobre, i contadini non saranno in grado di procedere nelle attivita’ di semina, l’intero paese subira’ danni ancora maggiori, che difficilmente potranno essere arginati in tempi contenuti”.
“Le stime, ancora molto approssimative – spiega in una nota ‘Agire – sui costi della ricostruzione si aggirano intorno ai 10 miliardi di euro ma le donazioni ad oggi raccolte sono di gran lunga inferiori rispetto ai bisogni reali, inadeguate persino a garantire una risposta di primissima emergenza congruente all’entita’ del dramma”. Per questa ragione AGIRE rilancia con forza il proprio appello, e invita a dare massima evidenza ai seguenti canali di raccolta fondi: donazioni con carta di credito al numero verde 800.132870 ; donazioni on line dal sito internet www.agire.it ; Versamento con bollettino postale sul conto corrente n. 4146579 intestato a Agire onlus, via Nizza 154 – 00198 Roma, causale Emergenza Pakistan ; bonifico bancario sul conto BPM – IBAN IT47 U 05584 03208 000000005856, causale: Emergenza Pakistan.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.