Politica

Damiano Tommasi:”Il nostro no alle armi”

30 anni di obiezione: con una festa si sono conclusi i lavori del IV Congresso dell'Associazione Obiettori Non Violenti

di Redazione

?Da obiettore di coscienza penso che siano questi venti di guerra a doverci tenere svegli e a non far affievolire la forza e l?energia che era in noi al momento della chiamata alle armi. Il nostro no alle armi deve essere continuamente alimentato, e a maggior ragione ora che tira questa brutta aria ne dobbiamo essere orgogliosi e soprattutto energici difensori?. E? quanto ha dichiarato Damiano Tommasi, giocatore della Roma, nel messaggio inviato per la festa organizzata dall?Associazione Obiettori Nonviolenti ieri sera a Roma per i 30 anni della prima legge sull?obiezione di coscienza. Un momento di festa allietato dalla carica della musica dei ?Ladri di carrozzelle?, dalle parole di Luca Vendruscolo, regista del film ?Piovono mucche?, una storia poco buonista sulla vita di obiettori e disabili, e dalla proiezione dei video sui ?culattoni, raccomandati ed imboscati? del Trio Medusa. Alla festa oltre al messaggio di Tommasi sono giunti quello dei Lunapop, di Luca Zingaretti e di Licia Colò che durante la sua trasmissione pomeridiana ha parlato del servizio civile e dei 30 anni della legge sull?obiezione. La festa ha concluso la tre giorni di congresso che l?Associazione Obiettori Nonviolenti ha tenuto in Campidoglio a Roma. Al termine dell?Assemblea l?Associazione ha confermato come Presidente Massimo Paolicelli e come Portavoce nazionale Enrico Maria Borrelli. ?Dall?Assemblea – dichiarano Paolicelli e Borrelli ? è emersa la volontà di rilanciare l?opposizione alla guerra facendo leva sui comportamenti dei singoli e soprattutto avviando una campagna di obiezione di coscienza rivolta ai militari professionisti. Per far questo si vuole rafforzare anche il dialogo con le altre realtà associative impegnate su fronti analoghi, principalmente per portare tra le iniziative contro la guerra, quelle contro la sua preparazione, cioè la professionalizzazione delle forze armate, il riarmo del nostro paese e l?aumento delle spese militari. Sul fronte del servizio civile si è deciso di preservalo come luogo di formazione ed educazione dei giovani, valorizzando gli aspetti dell?educazione alla pace, alla nonviolenza ed alla solidarietà. Infine ? concludono Paolicelli e Borrelli ? si è aperta una fase costituente dell?Associazione dove, fermo restando lo scopo statutario del superamento della necessità di una difesa armata, si avvii una riflessione sul dopo leva obbligatoria?.


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