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Dallo Stato sociale allo Stato etico, ecco il ddl sulla morte
Il disegno di legge (presentato dal ministro Sirchia e ''aggiornato'' durante l'esame parlamentare) approvato dall'Aula della Camera che passa al Senato cambia i riti funerari
di Paul Ricard
Continua il passaggio dallo Stato sociale allo Stato etico a colpi di riforme e disegni di legge che intervengono e impongono un’idea di sanità, di vita e di morte. Protagonista ancora il ministro Sirchia, guarda a caso proprio nelle settimane in cui è messa indiscussione proprio la sua etica personale. Mah?
Le ceneri di chi decide di farsi cremare potranno essere consegnate ai familiari che potranno custodirle dove vorranno, anche nel giardino di casa. Oppure disperderle ”in natura”, nelle acque del mare o di un lago o sulla cima di una montagna. Lo prevede il disegno di legge (presentato dal ministro Sirchia e ”aggiornato” durante l’esame parlamentare) approvato dall’Aula della Camera che passa al Senato. Si potranno conservare urne con le ceneri anche in edifici ”non isolati”, ossia che non sono ”staccati” dalle case le decine di metri obbligatori. Una inversione di tendenza: i cimiteri fuori dalle mura sono una diretta conseguenza dell’editto napoleonico di Saint Cloud che ha allontanato i ”sepolcri” da chiese e centri abitati e dettato norme rigorose per la realizzazione dei camposanti. Il testo snellisce le procedure (alcune gia’ previste da una legge del 2001) per chi vuole farsi cremare e incentiva la costruzione di crematori. Un modo per arginare il sovraffollamento che ormai e’ una costante anche nelle ”citta’ dei morti”. E’ obbligatorio contrassegnare ogni cassa con una targhetta non combustibile con gli estremi del defunto, in modo da evitare ogni possibile ”equivoco”. Gli stessi forni crematori, potranno essere costruiti e gestiti sia da enti pubblici sia da privati. Le strutture di nuova realizzazione dovranno comunque avere accanto le ”sale di commiato”.
– SALE DI COMMIATO – Chi non vuole esequie religiose avra’ diritto a farsi dare l’ultimo saluto da familiari e amici in luoghi dignitosi, in ”sale di commiato” (predisposte e gestite anche da privati) dove potranno svolgersi funerali civili o di riti ”minori” per i quali adesso non esiste un luogo adeguato, come sa bene chi si ha dovuto salutare persone care in fredde sale mortuarie di ospedali o cimiteri.
– ”ZONA DI RISPETTO” – La ‘zona vuota’ che deve circondare i cimiteri, resta fissata a 200 metri, ma puo’ ridursi notevolmente anche fino a 50 metri: e’ una decisione che dovranno prendere i comuni con il nulla osta della asl.
– CAPPELLE PRIVATE – Potranno essere realizzate anche fuori dai cimiteri purche’ siano circondate da una ”zona di rispetto” (una zona vuota) di almeno 25 metri. La cappella potra’ ”ospitare” anche salme di persone che non sono della famiglia.
– IL ‘TANATOPRATTORE’ – Una norma tratteggia scenari un po’ ”all’americana”: ”Nel testo – spiega il relatore, Fabio Minoli (FI) – viene disciplinata una nuova figura, almeno per l’Italia, a suo modo e’ una sorta di ‘estetista’ che interverra’ sul corpo del defunto per fare in modo che si mantenga nel migliore dei modi possibili fino al giorno delle esequie”. Oltreoceano e’ una figura che conoscono bene.
– GIRO DI VITE PER LO SCIACALLAGGIO – Le agenzie di pompe funebri che pagheranno ”mazzette” per ottenere informazioni sui decessi e attribuirsi un funerale rischieranno multe salate (da 25 mila a 50 mila euro) e nei, casi piu’ gravi la sospensione dell’attivita’ fino ad arrivare alla revoca della licenza.
– PET CEMETERY – Anche in Italia sara’ possibile realizzare cimiteri per gli animali domestici. Saranno i comuni ad indicare le arre idonee per questi ”camposanti” in cui far riposare cani, gatti, canarini, e tutti quegli animali che ci fanno compagnia. Il trasporto delle spoglie degli animali sara’ a cura dei proprietari nel rispetto delle regole e su autorizzazione di un veterinario che escluda rischi per la salute pubblica.
– CAMPOSANTI REALIZZATI E GESTITI ANCHE DA PRIVATI – Anche i privati, e non solo i comuni o le associazioni senza scopo di lucro, potranno realizzare e gestire cimiteri, purche’ dimostrino di avere ”solidita’ economica e finanziaria”. Una norma criticata dall’opposizione secondo la quale ci sarebbe il rischio di speculazioni sulle sepolture. In ogni caso chi gestisce un cimitero non potra’ esercitare l’attivita’ di pompe funebri.
– PIANI REGIONALI E COMUNALI PER INDIVIDUARE LE ZONE – Il testo prevede piani regionali e comunali per individuare le aree migliori per i cimiteri e i crematori fissi la cui realizzazione e spetta agli enti locali anche in forme associative.
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