Famiglia
Dallo stadio al salotto
Non cambiano più canale e non cercano alternative. Davanti alla tv, a incitare gli Azzurri di Maldini le donne hanno ormai raggiunto gli uomini. Ma durerà?
«Perché, perché la domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita di pallone?». Così recitava una vecchia canzone. Decisamente vecchia, perché il popolo del pallone è cambiato, tingendosi sempre più di rosa. Si tratta forse dell?ennesima magia del Mondiale (perché così non accade durante le partite di Campionato), ma ormai il pubblico pallonaro italiano è quasi equamente diviso tra rappresentativa femminile e maschile. Il tutto a ulteriore conferma della poca opportunità dello spot Rai per i Mondiali (mamme e fidazate da evitare accuratamente), andato in onda fino a qualche giorno fa e poi pudicamente tolto dal palinsesto. Questo non accade certo in tutti i Paesi, se sono veri i risultati di un sondaggio fatto recentemente tra le donne francesi. Il 70% di queste sarebbe completamente indifferente alla manifestazione di Francia ?98, mentre l?8% di loro la teme addirittura come una forma di calamità sociale . I dati Auditel (vedi tabella) non lasciano invece dubbi sul tifo femminile per l?Italia: in occasione della partita contro i macellai austriaci i contatti maschili e femminili si sono equivalsi. Un fenomeno che comunque non è certo peculiare del nostro Paese. Basta, infatti, guardare le partite in tv per vedere (ed è un bel vedere) come ogni nazione abbia la sua degna rappresentanza femminile: dalle spettacolari Jamaican Girls alle fiere vichinghe norvegesi, passando, perché no, dalle velatissime supporters dell?Iran. F. C.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.