Volontariato

Dalle scuole alle case, la solidarietà ha mille facce

La stagione delle piogge, ma anche i disordini civili,complicano la vita agli operatori. Ma nessuno alza bandiera bianca. Anzi si inventano nuove strategie

di Chiara Sirna

Barche, scuole, case, centri d?accoglienza per orfani, villaggi, ma anche vita sociale e di comunità. Il lavoro delle ong prosegue a ritmo incessante e tra pochi mesi dovrebbero vedersi i risultati definitivi. Qui sei cooperanti raccontano l?impegno dei propri enti.

CESVI
In piena stagione delle piogge i lavori procedono a intermittenza, ma entro fine febbraio 2006 dovrebbero arrivare al ?capolinea?. La costruzione di una scuola per 370 studenti e 30 insegnanti nel distretto di Trincomalee è appena iniziata, ma il piano di sostegno economico ai pescatori della zona è già a metà strada. Delle 89 barche da donare, 49 sono state consegnate, complete di fish cabins: «Sono necessarie per mantenere fresco il pescato fino al momento della vendita, dunque per il sostentamento», spiega Simona Stella, coordinatrice dei progetti Cesvi.

VIS
«Il settore pesca è saturo», spiega Giovanna Fortuni, del Vis. E perciò l?impegno della ong si è concentrato sul fronte abitativo: in un villaggio sulla costa Nord-Est, nel distretto di Trincomalee, e in un altro in piena foresta, a Kallamphathai. Monsoni e disordini civili permettendo, i lavori dovrebbero chiudersi entro l?estate. A Negombo, il Vis ha avviato la costruzione di 13 palazzine, ognuna con 16 appartamenti: tre sono già state terminate. «Le famiglie beneficiarie sono 204», continua la Fortuni, «e via via che i lavori proseguono vi entrano in ordine d?emergenza». A Kallampathai, invece, «stiamo ripulendo la foresta e ripristinando i sentieri di collegamento: qui risorgerà un villaggio abbandonato negli anni 90 in piena guerra civile».

INTERSOS
A Muthur due laboratori per la costruzione e la riparazione di barche e un centro professionale per falegnami, fabbri e idraulici sono già funzionanti. «Adesso che sono ripresi gli scontri», dice Pia Cantini, di Intersos, «tutto diventa però più complicato». Ultimati gli alloggi temporanei, è stata avviata la costruzione di due centri sociali per donne e giovani a Sanpoor, di un centro d?accoglienza per anziani a Galle e di un laboratorio odontoiatrico per studenti a Muthur.

ANPAS
Conclusa la fase di identificazione dei terreni l?Anpas si appresta ad avviare la costruzione edilizia vera e propria. «La Protezione civile ha terminato i test di verifica della sicurezza del suolo: ora si può procedere», racconta Luigi Negroni. A Galle, nelle zone di Unawatuna e Dewata, è prevista la costruzione di un villaggio di 29 case permanenti, laboratori per piccole attività artigianali e il ripristino di pozzi e reti idrauliche. A Maruthamunai, nel distretto di Ampara, invece è tutto pronto per la costruzione di un istituto per 550 bambini tra i 5 e i 15 anni.

AIBI
La mission di Aibi si è concentrata sulla rieducazione dei minori. Con un?équipe di esperti dell?università Cattolica sono state progettate terapie di sostegno psicologico per il superamento del trauma. Sempre su questo fronte, a Pottuvil e Thirukkovil, nel Nord-Est, insieme al provveditorato locale, si è provveduto alla formazione degli insegnanti. «È difficile prevedere successi e insuccessi nel nostro lavoro perché si tratta di lunghi processi di mediazione», spiega Marco Marchesi.

ACTIONAID
Khurshid Alam, programme director a Colombo, sottolinea lo sforzo per coinvolgere la popolazione: «La strategia ?cash for work?, consiste nell?impiegare sui progetti chi aveva perso ogni fonte di reddito. Gestiamo tre cantieri per la costruzione di barche, la campagna Back to school e un progetto di rientro delle famiglie nelle aree d?origine».
ha collaborato Chiara Brusini

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