Volontariato

Dalle missioni un appello per l’Amazzonia

In Brasile un'alluvione ha inidato l'Amazzonia e 20 mila persone sono rimaste senza casa. Al loro fianco i missionari.

di Redazione

Due missionari in Brasile chiedono aiuto all?agenzia di stampa cattolica Fides, che per una volta invece di limitarsi a rilanciare la notizia di un ennesimo disastro umanitario si mobilita e decide di raccogliere fondi per loro. L?appello è arrivato a Roma lo scorso 2 maggio da padre Aleandro e padre Anthony, missionari a Laranjal do Jari, in Amazzonia. Qui un?alluvione che ha interessato la foce del Rio delle Amazzoni ha provocato cinque morti, tra cui un bambino di 4 anni, e più di 20 mila sfollati. A causa delle eccezionali piogge, infatti, l?acqua del Rio si è alzata di oltre due metri, allagando le palafitte in cui vive la metà della popolazione della città (in tutto 50 mila persone), e distruggendo le poche proprietà degli indios. «Non so cosa fare» ha detto padre Aleandro nel suo drammatico appello. «Ci sono migliaia di persone che non hanno cibo e hanno perso tutto. Le nostre chiese, che si trovano lontano dall?acqua, sono gli ostelli di fortuna per centinaia di senza tetto». Padre Aleandro ha passato la Pasqua a trasportare in jeep coloro che sono rimasti senza casa dal fiume alle alture poco distanti; un?opera massacrante durante la quale padre Aleandro è rimasto anche ferito a una gamba. Adesso a causa dell?aumentare delle piogge la jeep è diventata inservibile, e si trasporta la gente su piccole barche. «Alle case penseremo dopo» conclude padre Alejandro. «Oggi il vero problema è dare cibo e vestiti a queste persone che hanno perso tutto». Per contribuire, Agenzia internazionale Fides, via di Propaganda 1/C Roma, ccp 56010002, causale ?Alluvione Amazzoni?.


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