Salute

Dalle Coop 1,5 milioni di euro per la ricerca scientifica

Frutto della generosità di 151mila clienti di Coop Alleanza 3.0, Coop Reno, Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Coop Centro Italia, e Coop Unione Amiatina, serviranno per un nuovo laboratorio all'interno di Toscana Life Sciences guidato da Rino Rappuoli che studierà come anticipare e neutralizzare le prossime mutazioni del Covid19

di Lorenzo Maria Alvaro

Oltre un milione e mezzo di euro è la cifra complessiva raccolta grazie a 151mila cittadini che hanno donato e al raddoppio di Coop Alleanza 3.0, Coop Reno, Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Coop Centro Italia, e Coop Unione Amiatina. É il risultato del crowdfunding Curiamo la ricerca insieme a Coop che il mondo della cooperazione di consumo ha promosso a favore dei giovani ricercatori del Mad Lab di Toscana Life Sciences, guidato dallo scienziato di fama internazionale Rino Rappuoli.

«Siamo molto grati a Coop, a tutti i soci e ai clienti che hanno contribuito alla raccolta fondi a favore della ricerca scientifica della nostra Fondazione», ha commentato il Presidente di Fondazione Toscana Life Sciences Fabrizio Landi, «Grazie alla loro generosità siamo riusciti a raccogliere risorse importanti che ci permetteranno di realizzare un nuovo laboratorio BSL3 e altre infrastrutture e di rafforzare il gruppo di ricerca anche con la creazione di una nuova unità all’interno di TLS. Un team formato da giovani ricercatori, specializzati nella gestione e nell’analisi di Big Data oggi sempre più importanti per lo studio del dato biologico. Sempre grazie al progetto di crowdfunding di Coop siamo in grado di finanziare anche due nuove borse di dottorato, della durata pluriennale, per continuare a investire nei giovani talenti e per dimostrare quanto crediamo nel valore della scienza e nella collaborazione con il sistema universitario».

In 40 giorni le donazioni sono arrivate dai punti vendita, sulla piattaforma Eppela e tramite bonifico bancario. Oltre a soci e clienti, hanno aderito pubblicamente alla campagna amministratori e personaggi del mondo dello spettacolo. Molti cittadini hanno fatto piccole donazioni, ma ci sono stati casi di partecipazioni più cospicue, anche alle casse dei supermercati. Il totale del raccolto, compresi i contributi delle cooperative, ammonta a 1.578.099,00 euro, quasi 80.000 euro in più dell'obiettivo. Quasi 150.000 le donazioni.

«La raccolta fondi di Coop ci ha regalato grandissime soddisfazioni», commenta Rino Rappuoli, coordinatore scientifico del MAD Lab di Toscana Life Sciences, «Un grazie speciale va a tutti coloro che hanno contribuito alla campagna, facendoci sentire tutto il loro appoggio. Un sostegno che rafforza il nostro impegno quotidiano in laboratorio, dove la ricerca non si è mai fermata. Oggi, come in futuro, sarà fondamentale continuare a investire nella scienza per farci trovare pronti rispetto alle mutazioni del virus, cercando di essere sempre un passo avanti. Siamo già al lavoro, infatti, per indagare il comportamento del SARS-CoV-2 e studiare le possibili contromosse. Grazie anche a Coop siamo in grado di dare un piccolo ma fondamentale contributo al progresso scientifico del nostro Paese».

Grande soddisfazione è stata espressa da parte dei promotori della campagna, che oltre al risultato economico, mirava a far conoscere ed apprezzare l'importanza del lavoro e dell'impegno di ricercatori del Mad Lab della Fondazione Toscana Life Sciences. Il numero dei donatori e la visibilità che ha avuto l'iniziativa confermano il successo di Curiamo la ricerca insieme a Coop e la sensibilità dei cittadini verso il ruolo della ricerca scientifica per uscire dalla crisi della pandemia e come investimento rilevante per la conoscenza e la salute delle nostre società e per il nostro futuro.

«La pandemia ha riportato in primo piano l'importanza della ricerca scientifica. Come Coop abbiamo deciso di sostenere una importante realtà che ha sede in Toscana ma opera a livello internazionale e abbiamo voluto promuovere una raccolta fondi popolare tra i nostri soci e clienti, che facesse arrivare capillarmente a tutti il messaggio che non esiste futuro senza ricerca e che è compito di tutti, ognuno come può, sostenere i giovani ricercatori di talento che possono aiutarci a sconfiggere il virus e le sue mutazioni», ha sottolineato Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, «Siamo molto felici della risposta che è arrivata dal territorio e della grande voglia di contribuire che è emersa nelle scorse settimane. Questo non è il momento di fermarsi e proprio per andare avanti saranno indispensabili le nuove strutture di ricerca che vengono finanziate da Sosteniamo la ricerca oggi per tornare più vicini domani».

Nato nel 2018 per studiare possibili soluzioni al fenomeno dell’antibiotico resistenza (identificata dalla comunità internazionale come prima causa di mortalità a livello mondiale nei prossimi decenni), il MAD Lab da marzo scorso ha prontamente indirizzato le proprie competenze nell’individuazione di anticorpi monoclonali umani capaci di curare il Covid-19. Ad oggi, la previsione è di poter contare su una terapia specifica entro la primavera 2021. La Fondazione Toscana Life Sciences di cui fa parte il Mad Lab e all'interno della quale si svilupperanno i nuovi studi sostenuti dalla raccolta fondi Coop è stata definita dal ministro della Salute Roberto Speranza “un centro di eccellenza nel campo della ricerca farmaceutica e delle scienze della vita non solo a livello italiano ma internazionale”: Tls porta avanti la ricerca senza fini di lucro e ci lavorano ricercatori che “stanno dando un contributo importante nella sfida mondiale contro la pandemia” ha affermato il ministro.

«Coop condivide pienamente le scelte di impiego delle risorse raccolte da parte di MAD Lab di Toscana Life Sciences che vanno nella duplice direzione di ricerca per anticipare il mutamento virus e della realizzazione di nuove infrastrutture per la ricerca. Per Coop l’impegno al ritorno sicuro alla normalità possibile con una giusta ed efficace terapia che curi i malati è la manifestazione concreta di ciò che intendiamo per prenderci cura dell’altro», ha concluso Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0, aggiungendo che «Vogliamo inoltre ringraziare l’impegno dei nostri soci che hanno risposto con tanta partecipazione alla campagna a sostegno di questa ricerca portata avanti da un centro di eccellenza nel campo della ricerca farmaceutica e delle scienze della vita. Il contributo collettivo che ha coinvolto soci, consumatori, istituzioni, fa parte di una nuova fase di cooperazione per la costruzione del benessere collettivo della comunità guidata, come in ogni sua azione, dalla responsabilità sociale e dalla consapevolezza che la cooperazione di consumo non debba distribuire solo merci e prodotti, ma anche risposte adeguate soprattutto in frangenti difficili. Così facendo svolgiamo un ruolo di coesione sociale moltiplicando l’attenzione alle persone più fragili in modo coerente con la nostra storia e i nostri valori».

I fondi raccolti con Curiamo la ricerca insieme a Coop verranno utilizzati per far sì che ricercatori e ricercatrici del Mad Lab possano rispondere tempestivamente a nuovi interrogativi che la comunità scientifica e non solo si sta ponendo, come l’indagine e la valutazione dell’effetto di possibili mutazioni del virus e l’eventuale sviluppo di terapie combinate. Inoltre, le risorse raccolte permetteranno la costituzione di un team di Data Science per l’applicazione di competenze informatiche e nuove tecnologie al servizio della ricerca scientifica, nello studio e nell’analisi del dato biologico, con lo scopo di ridurre la complessità delle valutazioni cliniche sulla sicurezza ed efficacia di nuove cure, permettendo un più rapido passaggio dalle scoperte scientifiche all’utilizzo pratico dei nuovi trattamenti medici.

Infine, in termini infrastrutturali, una parte delle risorse raccolte consentirà la realizzazione ex novo di un’area di stoccaggio freddo (crioconservazione dai +4 ai -160° C) utile per garantire lo stoccaggio a lungo termine di materiale biologico a bassissime temperature, secondo un sistema sicuro, tracciato e validato, e di un nuovo laboratorio del tipo BSL3 cioè qualificato per la gestione di patogeni, come il Coronavirus, in un ambiente di massima sicurezza.

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