Formazione
Dalle banche tassi da usura
L’Ambulatorio Antiusura Onlus lancia l'allarme e denuncia i rischi legati al decreto sviluppo
di Redazione
«Era nell’aria da tempo, ma con il Decreto sviluppo diventa realtà». L’introduzione delle nuove modalità di definizione dei tassi d’interesse usuraio aggrava la condizione di ciascun cittadino innalzando, di fatto, le soglie d’interesse passivo e sottraendo parzialmente le banche al controllo della legge».
È la denuncia dei rischi legati al dl sviluppo lanciata dall’Ambulatorio Antiusura Onlus di Roma che, in una nota, si dice «contrario al provvedimento del Decreto sviluppo che va nella direzione opposta a quella richiesta dall’attuale situazione sociale ed economica. Nel momento in cui sarebbe necessario introdurre maggiori misure di tutela e prevenzione per contrastare il sovraindebitamento dilagante, l’azione del Governo è tesa a consentire alle banche di alzare il tasso soglia dei prestiti».
«L’effetto che si otterrà con l’introduzione di questa norma sarà assolutamente distante da ciò di cui la società ha bisogno e di fatto renderà legali tassi di interesse fino a oggi ritenuti usurai», afferma Luigi Ciatti, presidente dell’Ambulatorio Antiusura Onlus di Roma. Gli istituti di credito, infatti, potranno liberamente continuare a rifiutare i finanziamenti ai soggetti a rischio insolvenza. Al contempo, potranno aumentare, fino al nuovo tetto, le percentuali d’interesse per i mutui. E tale aumento andrà a gravare pesantemente sui bilanci familiari, creando nuove situazioni di rischio usura.
«Lo sforzo in questo senso, da parte di banche e istituzioni, conclude Ciatti «è un impegno di cui tutti avremmo volentieri fatto a meno. L’eccessiva rapidità con la quale vengono deliberate queste norme stride contro il lassismo nei confronti di provvedimenti più urgenti ed efficaci. Il varo della Legge di contrasto al sovraindebitamento, l’attualizzazione della Legge 108/96, il rifinanziamento del Fondo di prevenzione: sono tutte azioni da lungo attese e che non possono attendere oltre».
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