Famiglia

Dall’Arabia Saudita centri commerciali per sole donne anche in Egitto

Negozi di abbigliamento, parrucchieri, caffé e ristoranti. E le clienti, libere da condizionalmenti sociali, si rilassano

di Federica Zoja

In principio, un anno fa, si parlava di caffé e saloni da té per sole donne. Lussuosi, alla moda, rilassanti, e soprattutto inaccessibili agli uomini. Un fenomeno sorto nei quartieri borghesi del Cairo come Madinet Nasr e subito salutato dalle clienti con entusiasmo.
Oggi, invece, stanno nascendo i primi centri commerciali riservati al gentil sesso, a imitazione di quanto è regola di vita in Arabia Saudita. Roba che, solo ad immaginarla nell’Egitto laico di vent’anni fa, nessuno ci avrebbe creduto.
Ma le egiziane di oggi, ormai per il 90% velate – e, verrebbe da dire, nonostante questo – non ne possono più delle avances dei loro concittadini, delle pressioni sociali, dei mille ostacoli alla loro libertà. E così desiderano luoghi in cui scoprire il capo, rilassarsi, abbassare la guardia, fare shopping, passare dal parrucchiere, prendere un té e persino fumare una shisha – il narghilé egiziano – senza essere giudicate male.
Due le scuole di pensiero riguardo a questa tendenza emergente. C’è chi grida allo scandalo, puntando il dito contro coloro che spingono per l’islamizzazione del paese, processo apparentemente inarrestabile.
E chi ne è entusiasta: ecco un modo per essere una buona musulmana – perché nei luoghi ‘women-friendly’ si seguono i dettami del Corano – e godersi comunque momenti di evasione.
Una certezza su tutte: affari d’oro garantiti per i commercianti che si scoprono ferventi musulmani.
E un dubbio: ma a rilassarsi davvero non saranno ancora una volta padri, fidanzati e mariti, rassicurati sull’integrità morale delle proprie amate?


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