Cultura

Dall’Angola arriva un canneto urbano

Quello dell’Angola è uno dei padiglioni più attesi della Biennale Architettura che apre da domani a Venezia. È la prima volta che l’Angola si presenta in Laguna e lo fa con un progetto che sta suscitando un grande interesse.

di Giuseppe Frangi

Beyond Entropy Angola è costituito da un modello di ricostruzione di un nuovo sviluppo urbano per aree ad alta densità come quella di Luanda, capitale dell Angola con sette milioni di abitanti. Essa agisce contemporaneamente in uno spazio verde e un pezzo di infrastruttura. La rapida crescita demografica di Luanda è un paradigma della trasformazione urbana che caratterizza tutta l'Africa: metropoli senza pianificazioni, congestione di traffico senza infrastrutture; ad alta densità abitativa senza edifici alti.

Beyond Entropy Angola ha lanciato una proposta innovativa per stimolare il dibattito sulle politiche urbanistiche del futuro. La canna ha straordinarie proprietà: cresce molto rapidamente, i suoi rizomi sono sottili radici che filtrano acqua sporca naturalmente e i suoi steli possono incamerare grandi quantità di CO2, ed è ideale per le biomasse. Nelle favelas di Luanda la vegetazione diventa infrastruttura. Le piante (semplici canneti) vogliono invadere tutti gli spazi liberi tra le case, e farsi mezzi per purificare l’aria, per filtrare l’acqua e diventare materia prima per il biogas. Il progetto, è sviluppato per città africane, per rispondere a un'elevata domanda di energia e alla rapida crescita. Concentrando l'attenzione sulle conseguenze del infrastrutture low-tech, si propone un modello di sviluppo urbano sostenibile che può essere utilizzato come prototipo per altri paesi dell’Africa sub-sahariana. I visitatori hanno la possibilità di raggiungere a piedi attraverso un giardino/infrastruttura e l'esperienza l'intensità di uno spazio che non è stato ancora configurato, guidò o definito. Beyond Entropy Angola è un'agenzia per la pianificazione del territorio, urbano e produzione architettonica che si concentra sull'energia come principale strumento per la progettazione di nuove soluzioni spaziali.
 

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