Imprese reponsabili

Dalla vigna alla tavola: il vino produce impatto

Le vigne verdi delle Langhe coltivate senza uso di pesticidi; la comunità che rivive momenti di incontro, confronto e condivisione; le bottiglie di vetro riciclato con etichette che non hanno distrutto foreste. Andrea Farinetti, della casa vinicola Fontanafredda, figlio del patron di Eataly, Oscar, lo definisce come un nuovo "Rinascimento verde" che mette la terra al centro dell'uomo. Premiati con l'Impact marketing award 2024

di Rossana Certini

Cambia le foglie ma conserva salde le radici. La metafora dell’albero racconta bene la strada scelta dalla casa vinicola Fontanafredda che sta puntando a una viticultura virtuosa a impatto ambientale zero sempre con un occhio rivolto alla sua storia secolare. Una serie di progetti di marketing di impatto che pongono l’accento sulle ripercussioni sociali e ambientali che hanno le attività della casa vinicola. Per questo, a metà ottobre, Fontanafredda ha ricevuto l’Impact marketing award 2024, riconoscimento assegnato alle realtà distintesi per aver concepito le loro strategie di prodotto considerandone l’effetto su comunità e ambiente.

«Abbiamo sempre cercato di avere uno spirito critico nei confronti dell’ambiente», spiega il proprietario Andrea Farinetti, «circa quindici anni fa, prima dell’avvio della riconversione a biologico dei nostri vigneti, se si faceva una camminata nei terreni delle Langhe ci si trovava difronte una distesa di vigne di colore arancione. Era tutto diserbato. Oggi mi sento di dire che il 95% dei produttori sul territorio non li usa più. Inoltre la gran parte della nostra comunità di 250 agricoltori segue il nostro modello di agricoltura sostenibile, produce uva biologica o a residuo zero».

Rinascimento verde: la terra al centro dell’uomo

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