Non profit

Dalla trash Tivù ci si difende così

Associazione con lo scopo di tutelare gli interessi culturali e morali degli spettatori

di Rosanna Schirer

Tv spazzatura? No grazie. Ecco un?associazione che tutela i diritti degli utenti radio-televisivi attraverso la gestione dei rapporti con le istituzioni. In altre parole dal 1953 esiste un gruppo di volontari che si occupa di salvaguardare dignità, valori morali, religiosi e artistici di adulti e piccini, per rafforzare i principi di indipendenza, obiettività e pluralismo dell?informazione. L?associazione opera attraverso una serie di attività ?mirate? a favorire l?interesse e il coinvolgimento diretto degli utenti per salvaguardare i diritti delle famiglie e dei bambini, allo scopo di creare un pubblico sempre più attento e consapevole soprattutto nel campo televisivo. Fondata per assistere radioascoltatori e spettatori telvisivi, cinematografici e teatrali, oggi l?Aiart (Associazione italiana ascoltatori radio teatro-cine-telespettatori) interviene in Parlamento per migliorare le leggi: è rappresentata anche nel Consultivo degli utenti, presso il Garante per la radiodiffusione. Non a caso l?Aiart ha il compito di recepire le istanze del pubblico televisivo, di vigilare sull?attività legislativa del Parlamento, intervenendo con suggerimenti, proposte e campagne d?opinione in modo da rendere i testi in discussione più consoni ai reali interessi del pubblico e delle famiglie. Si occupa di inoltrare all?ufficio del garante le denuncie relative a violazione della legge 223/90 (la cosiddetta ?Legge Mammì?) ed è presente nel Comitato di attuazione del codice di autoregolamentazione sui minori varato dalle reti private (incluse quelle Mediaset), presentando eventuali denunce di violazione. Tra le attività svolte dall?Aiart che vanta più di quattromila soci in tutto il territorio, attiva con la sede nazionale a Roma e varie sedi provinciali (oltre a quella lombarda è presente in Veneto, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Trentino, Marche e Lazio) occorre segnalare l?organizzazione di conferenze, incontri e corsi di formazione sia per un pubblico generico, sia per insegnanti e genitori. Lo scorso anno, per esempio, ha realizzato diverse iniziative importanti: ha stampato e diffuso il volantino ?Tv amica? segnalando i programmi a tema religioso proposti da tutte le emittenti radiofoniche e televisive; ha aperto un sito Internet su Rcm, la Rete civica milanese con opinioni sulla qualità dei programmi tv, ha organizzato un teleforum sul tema ?la Famiglia nei programmi televisivi? e un dibattito su ?Tv e bambini? presentato sull?emitente locale Telelombardia. Oltre a una serie di conferenze come quelle proposte su ?La famiglia nei programmi tv?, ?Gli anziani e l?uso consapevole del mezzo televisivo?, ?I genitori dinnanzi alla sfida educativa dei mass media?, bisogna sottolineare la campagna organizzata dall?Aiart che ha raccolto 20 mila firme contro alcuni commi (lesivi dei diritti dei minori garantiti dalla legislazione italiana ed europea), del Disegno di legge numero 1138 che disciplina il sistema delle comunicazioni. Il gruppo che pubblica anche il mensile ?Il telespettatore?, offre sussidi mirati all?educazione tv, come ?Teleforum?, nato da un?idea lanciata dal Cardinal Martini con la lettera pastorale ?Il lembo del mantello?. Con il manuale e le sei cassette, una tv e un video registratore si può partecipare, dalla propria abitazione, a incontri di attualità. Le cassette contengono infatti le registrazioni di spezzoni televisivi (dedicati a un pubblico generico o specialistico su temi mirati o didattici) già pronti, indispensabili per svolgere 12 teleforum (due per cassetta) mentre il commento è scritto nel manuale allegato. Formazione Come usare bene il piccolo schermo L?Aiart, attiva in tanti settori diversi, è impegnata anche nell?organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento relativi alla comunicazione di massa. Questi corsi, tenuti da docenti delle maggiori università italiane, specializzati nel campo delle telecomunicazioni, sono mirati a gruppi di insegnanti, educatori e dirigenti dell?associazione stessa, ma anche ad alunni e genitori. L?obiettivo è quello di creare nel telespettatore una coscienza critica che possa influenzare e possibilmente migliorare la qualità della programmazione televisiva, indipendentemente dagli interessi pubblicitari e commerciali delle reti, ottenendo quindi la diffusione di programmi educativi e intelligenti, non lesivi della sensibilità di famiglie e bambini. Lo scorso anno l?Aiart ha realizzato, per esempio, un corso dal titolo: ?La multimedialità nell?età evolutiva? a cui ha partecipato un pubblico composto da oltre 120 persone. Nel prossimo anno, dal 19 febbraio al 26 marzo, l?associazione organizza, presso il centro culturale ?La Voce? (a Milano in via F. Redi 21), un mini-corso di 18 ore aperto a insegnanti ed educatori. Tra i temi trattati, tutti di scottante attualità, spiccano quelli sulle problematiche della moderna comunicazione Tv, la pubblicità, la fiction e la programmazione per ragazzi, oltre all?incidenza della Tv nell?evoluzione psicologica dei più giovani.


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