Politica
Dalla terra dei Fuochi: «Di Sergio Costa ci fidiamo, è uno di noi»
Parla Vincenzo Tosti, tra i portavoce di Rete di cittadinanza e comunità che mette in relazione le associazioni e gli enti campani della Terra dei Fuochi. «Siamo felici della che Costa sia ministro dell’ambiente. Speriamo però che la sua nomina non sia una manovra di facciata. Perché del governo di Salvini che schiaccia i diritti non ci fidiamo»
di Anna Spena
Ha prestato giuramento il 31 maggio 2018. La nomina a ministro dell’ambiente del generale Sergio Costa è stata accolta con entusiasmo e speranza dalla Rete di cittadinanza e comunità che mette in relazione le associazioni e gli enti campani della Terra dei Fuochi che ormai da anni lottano contro lo sversamento e lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici in quella che una volta era la Campania Felix.
Il ministro dell’ambiente Costa ha avuto un ruolo cruciale nell’inchiesta sulla Terra dei Fuochi in Campania. «Sergio Costa», dice Vincenzo Tosti, tra i portavoce delle Rete, «è uno di noi. Abbiamo piena fiducia in lui. Ci auguriamo però che non lo lascino solo e che la sua nomina a ministro dell’ambiente non sia solo una manovra di facciata».
«Adesso», continua Tosti, «siamo convinti che allargherà il suo raggio d’azione e affronterà il problema di tutte le “Terre dei Fuochi” presenti nel Paese e non solo in Campania; sono ben 19 le regioni inquinate».
Ma senza abbandonare il luogo da dove tutto è partito: «Deve continuare a cercare la verità», prosegue Tosti. «La prima azione che speriamo attuerà nei comuni tra Napoli e Caserta sarà quella di “affamare gli inceneritori” come diciamo noi del posto. Non avranno più niente da bruciare e quindi saranno inutili. Si dovranno spegnere».
E questo è possibile solo investendo nella raccolta differenziata e nella diffusione dell’economia circolare. «Il ministro Sergio Costa sa come la pensiamo sulla questione e condivide la nostra posizione». Una cosa è certa: «Anche nel suo nuovo ruolo siamo convinti che Sergio Costa continuerà a tenere aperto e costante il dialogo con noi».
A volerlo fortemente nella nuova squadra di governo giallo-verde guidata da Giuseppe Conte, è stato il nuovo vicepremier Luigi di Maio del Movimento 5 Stelle. Anche se la Rete di associazioni campane non si fida del nuovo governo: «Non ci puntiamo molto. Questo contratto è troppo spostato sulle posizioni della Lega di Matteo Salvini. Che governo è uno che schiaccia i diritti del Paese?».
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