Welfare
Dalla scuola allazienda Apre il salone del futuro
Prestigiose università, agenzie di formazione e imprese insieme per capire cosa si prepara per i giovani. A partire dal Sud per arrivare nella nuova Europa
di Redazione
Mentre il ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer si arrovella sulla riforma della scuola, Salerno fa sentire la sua voce. Ospitando dal 6 al 9 maggio ?Studimed ?98?, la quarta edizione del Salone mediterraneo dell?istruzione e della formazione, organizzato dall?associazione Arkè. Stand delle più prestigiose Università italiane e di qualificate agenzie di formazione, conferenze e dibattiti per studenti e docenti, eventi speciali come l?esperimento di comparazione per l?uso dell?euro. Insomma, tutto quello che può interessare gli studenti e gli insegnanti del 2000, e che evita la separazione netta tra scuola e mondo del lavoro.
Tutte le manifestazioni di ?Studimed ?98? sono a ingresso gratuito e hanno carattere interattivo, perché i giovani possano essere protagonisti nel dialogo con le imprese. «Uno stile coerente con l?impegno della nostra associazione», ricorda il presidente di Arkè Guglielmo Vaccaro, «che punta a formare giovani capaci di essere protagonisti del proprio futuro. Un impegno quanto mai urgente nel Meridione d?Italia che dall?integrazione europea può trarre preziosi stimoli e risorse di sviluppo e riqualificazione, a patto che sappia mobilitare le energie giovanili». Ed è proprio per questo che, per esempio, durante ?Studimed ?98? i giovani verranno aiutati nella compilazione di un curriculum, o nella preparazione di un colloquio di assunzione, oppure di un test per l?ammissione all?Università.
Gli oltre settemila metri quadrati messi a disposizione dal Centro sociale di Salerno, ospiteranno per quattro giorni importanti relatori, tra i quali spiccano il ministro dell?Agricoltura Michele Pinto, il sottosegretario Willer Bordon, Carlo Borgomeo, presidente della società Ig, e Walter Passerini, responsabile del ?Corriere lavoro?.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.