Formazione

Dalla Rete un dono ai poveri della Terra

Si chiama NetAid e sarà l'evento telematico più ambizioso di sempre: gestirà sessanta milioni di contatti all'ora e sarà possibile effettuare mille donazioni al secondo.

di Federico Cella

L’operazione è abbastanza semplice. Prendete una dozzina dei più famosi cantanti a livello mondiale, aggiungeteci, nell’ordine, la consapevolezza di una giusta battaglia, l’impatto mediatico delle principali radio e tv del mondo e la capacità di penetrazione bidirezionale di Internet. Il risultato che otterrete non potrà che essere vincente. O, almeno, è con questa speranza che nasce l’ambizioso progetto di NetAid, una campagna della nuova generazione che vuole utilizzare la forza di penetrazione di Internet a livello mondiale per una mobilitazione solidale tesa alla riduzione della povertà.
I primi obiettivi del progetto, che partirà ufficialmente l’otto settembre nella sua potente veste telematica, sono rivolti verso l’aiuto alle popolazioni del Kosovo e delle nazioni dell’Africa subsahariana. Ma il lavoro di NetAid, teso alla sensibilizzazione e alla raccolta fondi, proseguirà nel tempo proprio grazie alla costante presenza nella Rete, attraverso la quale vuole proporsi come un strumento da impugnare per la lotta alla povertà.
Il primo atto della campagna, come accennato, avverrà fra qualche giorno con l’esordio del sito Internet dell’iniziativa, per la cui costruzione e fruibilità sono scesi in campo dei veri big in materia: i contenuti verranno curati direttamente dagli uffici dell’Undp
www.undp.org/ l’agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo, mentre la parte tecnica viene curata dalla Cisco System (leader mondiale della Rete: www.cisco.com/ in compagnia dei colossi delle transazioni monetarie on line Akamai
www.akamai.com/ e Kpmg www.kpmg.com/Il mirabile risultato che si potrà vedere in Internet all’indirizzo:
www.netaid.org/sarà quello di un sito multimediale senza precedenti: 1.200 saranno i server che lo “rimbalzeranno” in tutto il mondo, con una capacità di 125 mila collegamenti contemporanei agli eventi live e di gestire qualcosa come 60 milioni di hits all’ora. Una potenzialità di accesso dieci volte superiore a quella resa disponibile dai siti delle ultime Olimpiadi o dei Mondiali del ’98. E che, cosa fondamentale, potrà garantire fino a mille donazioni ogni secondo, provenienti da ogni angolo della Terra.
Perché il brivido digitale di questa nuova frontiera telematica non deve far dimenticare lo scopo dell’intera iniziativa. E cioè, come recita il sito, dare ai cittadini del mondo il potere di porre fine alla povertà estrema (quantificata nella disponibilità personale di meno di un dollaro al giorno), disagio che riguarda più di un miliardo di abitanti del pianeta. Il sito rimarrà sempre attivo come sportello per le donazioni (deducibili fiscalmente) che andranno a beneficiare uno dei progetti presentati dalla campagna, i quali potranno essere costantemente monitorati attraverso le pagine del sito stesso.
Il lancio dell’iniziativa, davvero alla grande, è previsto quindi per il nove ottobre, quando si accenderanno all’unisono le luci di tre grandi platee: il Giant Stadium di New York, lo stadio Wembley di Londra e il Palazzo delle Nazioni di Ginevra, che ospiteranno i concerti di artisti del calibro di Bono degli U2, di George Michael, di Robbie Williams, degli Eurythmics e di Celine Dion. Un mega-evento per cui sono in vendita dal 24 agosto oltre 110 mila biglietti, e che potrà essere seguito in diretta, oltreché dalle principali radio e tv del mondo, ovviamente anche dal sito Internet di NetAid.
Nessuno al mondo, a quel punto, potrà dire di non conoscere la nuova iniziativa di solidarietà a firma Goldberg-Goldsmith-Krager-Mischer-Pollack, i miliardari americani del divertimento responsabili già negli anni Ottanta delle iniziative “Live-Aid” e di “We are the world”. Una mobilitazione dai contorni di fine millennio che veste i colori della speranza. Dice Mark Malloch Brown, funzionario amministrativo dell’Undp: «La povertà è in continuo aumento, perché evidentemente gli strumenti che abbiamo attualmente a disposizione per combatterla sono insufficienti. NetAid potrebbe essere l’arma finale per mobilitare tutte quelle persone che finora non sono state o non si sono sentite partecipi del problema. Vogliamo creare delle nuove comunità virtuali che lavorino insieme per combattere la povertà».

C’è un mondo da salvare. Il nostro

Quali sono gli obiettivi della mobilitazione NetAid? L’Agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) lo riassume in quattro punti. 1) Porre fine alla malnutrizione: un quinto della popolazione mondiale, più di un miliardo di persone, è denutrita; 200 milioni di questi sono bambini. 2) Assicurare i diritti umani: solo il 60% dei governi mondiali è eletto democraticamente; più di 260 milioni di bambini non hanno diritto allo studio. 3) Salvare l’ambiente: un bambino nato a New York, Parigi o Londra durante la sua vita è destinato a consumare risorse e a produrre inquinamento in misura cinquanta volte superiore a un suo coetaneo nato nei Paesi in via di sviluppo. 4) Aiutare i rifugiati: una persona su 265 nel pianeta, circa 23 milioni di persone, è costretta dalle catastrofi naturali o dalle guerre a vivere lontano dalla propria casa.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.