Cultura

Dalla parte dei gestori. Parla Emma Bonino. Sui fondi saprete tutto. Garantisco

"La Protezione civile non ha ancora speso nulla perché prima deve sapere cosa fare. Insieme alle ong".

di Redazione

Telefonate, briefing, riunioni, conferenze stampa. La missione trasparenza di Emma Bonino è iniziata il 10 gennaio. Da allora, infatti, l?esponente radicale presiede il comitato dei cinque garanti (gli altri sono: Giulio Andreotti, Giuliano Amato, Giorgio Napolitano e Andrea Monorchio), cui è affidato l?onere di vigilare sull?attività degli uomini di Bertolaso affinché la generosità degli italiani (valutata in 45 milioni di euro) non venga dispersa in questo caotico dopo-tsunami. Vita la intercetta proprio al termine di un incontro ?informale? con Agostino Miozzo, il braccio destro del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso.
Vita: Fino ad oggi la Protezione civile non è riuscita a spendere un centesimo dei fondi raccolti con le donazioni private. Perché?
Emma Bonino: È vero. Ma qualcosa è stato fatto: nel Nord-Est del Paese, a Tricomalee e nel Sud, a Unawatuna sono già operativi due ospedali. Presto ci occuperemo degli sfollati che hanno perso la casa e dei bambini che devono tornare a scuola. Ma una cosa è certa: qui non è facile spendere.
Vita: Detto così sembra un paradosso, con tutte le emergenze che ci sono?
Bonino: Prima di aprire il portafoglio bisogna sapere che cosa fare. Non è che uno prende e va a ricostruire dove gli pare. E per questo occorre parlate con il governo locale e coordinarsi con gli altri donatori. Non possiamo ricostruire una scuola dove, per esempio, ci sono già gli svedesi.
Vita: Dalle sue parole sembra di capire che in Sri Lanka ci sia un sovraffollamento umanitario. Perché la Protezione civile ha scelto quel Paese?
Bonino: Perché il governo di Colombo ha richiesto il nostro aiuto. E ci ha indicato i siti dove intervenire. In collaborazione con le ong italiane e i loro partner locali.
Vita: Non sarebbe stato più semplice dirigere le donazioni nelle mani delle ong senza passare dalla Protezione civile?
Bonino: Non spetta a me dirlo. Non ho deciso io di incanalare le donazioni nella cassa della Protezione civile. Mi pare però che il disastro sia di tali dimensioni che se ci coordiniamo possiamo essere tutti utili. Sulla base della mia esperienza penso che i non governativi abbiano una prospettiva più sociale. In altre parole sono efficaci quando si devono gestire scuole, orfanotrofi, molto meno quando si tratta di installare tendopoli con tanto di rete fognaria o di ricostruire edifici. Per questo ci vuole la Protezione civile. Per farla semplice: Bertolaso rimette in piedi le scuole, e poi le ong presenti si occupano della gestione del progetto.
Vita: Il ministro Giovanardi ha annunciato l?invio di volontari del servizio civile.
Bonino: Non ne so niente.
Vita: Un cittadino che volesse sapere la destinazione della sua donazione come fa?
Bonino: Quando inizieremo a spendere sarà tutto rendicontato sul sito della Protezione civile. Non solo: apriremo una pagina sul Televideo e lo stesso comitato dei garanti emetterà report pubblici.
Vita: Ricevete un compenso per la vostra attività?
Bonino: Assolutamente no.

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